Ha quarantuno anni, Teresina Cocco, e da venti fa l’Operatrice socio sanitaria: “Ho iniziato a fare questo lavoro perchè mi è capitato, poi col tempo è diventata una passione. Opero alla casa di cura San Salvatore e ho una situazione precaria, da turnista guadagno 1350 euro al mese, senza scatti di anzianità utili per la pensione. Non è solo un fattore economico ma anche una questione di professionalità non retribuita e non riconosciuta. Nella clinica ci sono molti anziani ma anche giovani e persone che non hanno raggiunto nemmeno i quarant’anni di età e che hanno disgraziatamente avuto ictus o incidenti stradali molto gravi e quindi a livello psicologico e fisico sono in situazioni molto critiche”, spiega la Cocco, “vanno assistiti in tutto e per tutto”.
E i suoi turni di lavoro sono ben definiti: “Faccio sette, otto o nove ore. Sono sposata e ho una figlia, il mio non è l’unico stipendio che entra in casa però si lavora per stare bene e non solo per la gloria, ma appunto per una vita dignitosa”, osserva la quarantunenne: “C’è comunque la gioia di aiutare chi soffre, nel mio caso è proprio una questione personale”.











