Francesco Casula, dopo anni di battaglie e tanti giorni di coma, se n'è andato. Aveva varie complicazioni e patologie. A Dolianova era assistito 24 ore su 24 dalla madre, Silvia Origa, aiutata dai suoi parenti: "Ho lottato ogni giorno per lui e con lui, studiando e diventando operatrice socio sanitaria: continuerò ad assistere chi soffre". Il cordoglio del sindaco Ivan Piras e di tutta l'amministrazione: "Massima vicinanza alla famiglia distrutta dal dolore"
Un rettilineo fatale, sulla Ss 129, per il 34enne in sella alla sua Honda Hornet. L'impatto con la macchina di una famiglia di turisti è stato fortissimo, inutili i soccorsi. Pinna lascia il suo amore, Stefania, e un figlio di appena 3 anni
Condanna ancora fresca, ora spunta anche il bando dell'Ares per nuovi operatori socio sanitari. Diego Murracino: "Numeri ridicoli, non ci sarà un'assistenza degna di un paese civile. Forse si vuole andare al risparmio e vantarsi di avere risanato la sanità sarda sulla pelle di chi ha problemi di salute e dello stesso personale sanitario?"
Armati di bandiere e fischietti, decine di Oss e infermieri urlano tutta la loro rabbia mentre i reparti affondano tra cure negate e letti col contagocce: “Vogliamo assunzioni certe per garantire ai pazienti un’assistenza dignitosa, i nostri sacrifici non vengono ripagati. Nieddu non si è mai fatto vivo, la settimana prossima manifesteremo davanti alla Regione”. GUARDATE il VIDEO
Eccole, le voci di chi lavora al Brotzu e protesta per i troppi problemi tra le corsie, con metà dei reparti chiusi. Antonina Usala: “Gestisco 15 ambulatori da sola, i politici vivono in un mondo virtuale e non ci aiutano”. Sandro Busa: “Ho anche preso il Covid al lavoro, arrivo a malapena a 1500 euro mentre i miei colleghi ne prendono almeno 1700”. GUARDATE le VIDEO INTERVISTE
La struttura sanitaria principale del Medio Campidano non fa certo invidia al Brotzu: "Medici, infermieri e Oss sono troppo pochi, la situazione rischia di esplodere: tante persone restano ricoverate sulle barelle al pronto soccorso"
Fabrizio Dalpadullo, di Sestu, ha festeggiato i suoi 53 anni con un gesto molto altruista e visto il periodo, importantissimo: "Ho deciso che il regalo lo voglio fare a qualcun altro che non conosco ma che, in questo momento, non sta bene". Come? Donando il sangue
Giulia, 56 anni, ha bisogno di una macchina nuova ma, dopo 5 mesi, si ritrova ancora a dover lottare per avere indietro i suoi soldi: "La Ford Fiesta proposta dal concessionario compagno della mia collega non è mai arrivata, nemmeno dopo il bonifico. Il mio avvocato gli ha scritto una Pec, nessuna risposta: ho anche fatto denuncia alla polizia ma non ho ancora visto un centesimo"
Doppio allarme lanciato dall'Usb, nel più grande ospedale sardo "ancora molti contagiati e, se non sarà prorogato lo stato d'emergenza decine di lavoratori con contratti mensili resteranno a casa: difenderemo il diritto al lavoro e alle cure"
Lavora in una clinica privata, Fabio Cardia e, dopo aver sconfitto il Covid, a marzo si è fatto vaccinare: "A oggi sono senza green pass. Il barista sotto casa mi serve e ride perchè lui non è vaccinato ma può, per assurdo, servire caffè ai vaccinati. È così che il Governo gestisce la sanità? Ministro, perchè mi lasci senza la certificazione verde?"
Operatore socio sanitario all'ospedale di San Gavino Monreale dal 2008, Roberto Casu è rimasto vittima di un "attacco" social: "Ho fatto un video di promozione delle vaccinazioni, qualcuno l'ha segnalato e non ho più il mio profilo. Un danno anche economico, le due pagine di case vacanze che gestisco non esistono più: purtroppo, so che sono stati dei no vax. Anche altri miei colleghi hanno vissuto la stessa situazione, spero che le Forze dell'ordine mi aiutino"
Annamaria Porceddu continua a vivere "blindata" nella sua abitazione di Sant'Elia. A Radio Casteddu racconta: "La mia situazione è peggiorata, mio marito è gravemente malato, ha la cirrosi epatica. Nessuno ci aiuta, nemmeno il Comune, ci mandano solo una persona per un'ora al giorno per aiutarlo a lavarsi"
Pochi e con orari di lavoro troppo lunghi. Infermieri, ostetriche e Oss del Policlinico in trincea: "Lavoriamo in condizioni drammatiche, non riusciamo a gestire la nostra vita familiare: è il caos più totale". GUARDATE il VIDEO
Gigliola Locci, 45 anni, operatrice socio sanitaria in una casa di riposo a Radio Casteddu: "Io sto rischiando di perdere il posto di lavoro e che tutte le spese che sto affrontando non mi vengano, a questo punto, neanche risarcite. Sto valutando di ricorrere alle vie legali"
L'sos di Manuel Piras: "Vent'anni di lavoro, poi la disoccupazione. La notte fa freddo, vivevo in una struttura del Comune ma, poi, non c'è stato più posto per me. Sono stanco, non voglio vivere sbattuto in strada: cerco un lavoro, la possibilità di un contratto per avere una vita dignitosa". GUARDATE la VIDEO INTERVISTA. CONDIVIDIAMO TUTTI per aiutare!!
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