“Abbiamo le mani legate, contro i tavolini abusivi possiamo fare ben poco: i giudici danno spesso ragione ai locali e sono inclini a lasciare i tavolini d’estate, anche quando noi per punizione sospendiamo le concessioni”. Così fonti qualificate del Comune replicano al comitato dei residenti di Stampace che oggi ha protestato per “l’aggressività” dei tavolini di alcuni locali che nel corso Vittorio Emanuele II, come da fotografie spedite a palazzo Bacaredda, hanno ormai occupato anche i tratti di strada sui quali si affacciano i portoni delle abitazioni private, costringendo i residenti a fare lo slalom tra i clienti che cenano o si godono un drink o l’aperitivo.
Vengono prese in considerazione due recenti sentenze del Tar che anche quando danno ragione all’amministrazione, rinviano l’esecuzione dei provvedimenti all’autunno o all’inverno, per non cusare un danno alle imprese. In una sentenza i giudici “nel bilanciamento tra i diversi interessi coinvolti”, quelli cioè dell’amministrazione comunale e delle attività private, hanno trovato “preferibile attribuire rilievo preminente, in via provvisoria, alla esigenza di evitare gravi effetti pregiudizievoli derivanti, alla ricorrente…anche in considerazione della stagione estiva in corso, caratterizzata…da un afflusso particolare di clientela”. In un secondo provvedimento il Tar impone misure clementi “considerando anche che si è in piena stagione estiva e quindi…nel periodo di maggiore afflusso della clientela e di maggiore redditività della attività all’aperto”.










