Non solo il costo della Tari non è calato ma, beffa delle beffe, a dispetto di promesse e proclami continua ad aumentare e non si abbasserà di certo con i 9 milioni regalati al comune dalla regione: il consigliere comunale Giuseppe Farris, dati e ragionamenti alla mano, gela le aspettative e le speranze di chi sognava una bolletta dei rifiuti più leggera e una città più pulita. E invece, niente da fare.
“Quando l’assessora Giua Marrassi parla di abbassamento delle tariffe non dice la verità, siamo alla mistificazione in stile 5 stelle perché il costo del servizio non solo non è calato ma aumenterà”, dice Farris che riepiloga le tappe della vicenda. “Il 29 aprile il consiglio comunale ha dato l’ok alle tariffe Tari, con grandi proclami sull’utilizzo dei 9 milioni regionali per tagliare le tariffe ai cittadini. Ma io ho denunciato la situazione sin dall’inizio: per legge, infatti, la tariffa della Tari può essere ridotta solo con risorse proprie, ovvero utilizzando i soldi del comune, non certo quelli della regione. E ho detto e ribadito che quei soldi erano vincolati a un unico utilizzo: il contrasto all’abbandono dei rifiuti”, continua Farris. “Ma la maggioranza aveva negato, dicendo che invece con quei 9 milioni sarebbe stato abbattuto il costo della Tari. Niente di più falso, come ha poi dimostrato la delibera di giunta che contiene la convenzione con la regione approvata a settembre: soldi vincolati, unico possibile utilizzo il contrasto all’abbandono dei rifiuti”.
Un servizio che ha però costi altissimi a causa delle regole stringenti: in base all’appalto, infatti, ci sono una serie di procedure da seguire. Fotografie prima e dopo l’intervento, rendicontazione della spesa nei dettagli, multe, restituzione somme dai contravventori e così via. “Quindi, quello che si sta tagliando dall’appalto comunale è il costo di questo specifico servizio, che comunque pur se finanziato con soldi regionali è ovviamente sempre a carico dei cittadini visto che parliamo di soldi pubblici. Ma il risultato – assicura Farris – sarà un fallimento. Il comune non riuscirà mai a spendere quei 9 milioni a causa proprio della complessità delle procedure e quindi non solo la tari non diminuirà ma la città sarà ancora più sporca di prima”, conclude Farris.











