Sulcitana ko, Carla Medau al ministro Toninelli: “Venga in Sardegna, guardi la lentezza non degna di un paese civile”

“Un nastro d’asfalto destinato a essere inghiottito dal mare o dalle piene dei fiumi che arrivano dalla montagna”. Carla Medau, sindaca di Pula, con una metafora perfetta descrive all’Ansa la fotografia di quel che significa la statale Sulcitana.  “Della 195 parlavano i nostri padri, ora siamo nelle condizioni di dover raccontare la sua storia ai nostri nipoti senza che nel frattempo si sia trovata una soluzione. Come amministratori non siamo più nelle condizioni di tutelare i nostri cittadini”


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“Un nastro d’asfalto destinato a essere inghiottito dal mare o dalle piene dei fiumi che arrivano dalla montagna”. Carla Medau, sindaca di Pula, con una metafora perfetta descrive all’Ansa la fotografia di quel che significa la statale Sulcitana.  “Della 195 parlavano i nostri padri, ora siamo nelle condizioni di dover raccontare la sua storia ai nostri nipoti senza che nel frattempo si sia trovata una soluzione. Come amministratori non siamo più nelle condizioni di tutelare i nostri cittadini: è ora di dire basta. Basta all’inerzia di enti sovraordinati come l’Anas che ha la delega del governo. Apprezzo  gli sforzi che l’ente delle strade sta facendo in modo massiccio e risolutivo in queste ore, ma si tratta solo di pezze e tamponamenti che non risolvono certo i problemi”.

Le parole di Carla Medau, rilasciate all’Ansa e confermate a Casteddu Online, aprono quella linea di coraggio che gli amministratori della costa non hanno mai avuto: ribellarsi davvero.  “Qui è impensabile che un territorio come il nostro nel quale coesistono realtà economiche di primo livello come quella industriale e turistica, per un qualunque motivo, per giorni interi sia tagliato fuori per via dei trasporti. Abbiamo più volte stigmatizzato la situazione e la lentezza non degna di un paese civile, ora bisogna ripensare la viabilità di questo punto così vulnerabile facendo scelte coraggiose seduti a un tavolo con il Governo: la Regione deve puntare i piedi e il ministro dei Trasporti Toninelli venga nell’Isola per rendersi conto di che cosa stiamo parlando”.


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