“All’ingresso di Villanovaforru, nella notte, è comparso questo striscione. Non so chi sia l’autore, ma interpretarlo non è difficile. Il paese, seicento abitanti, ospita quasi un centinaio di migranti, li ospita da otto anni e si è sempre distinto per l’accoglienza pacifica e dignitosa di uomini, donne e bambini venuti da lontano in cerca di una vita migliore. Il paese non vuole che ne arrivino altre decine, come annunciato dalla prefettura e, soprattutto, non vuole che vengano alloggiati in tende”. Onnis prosegue spiegando che “al prefetto l’abbiamo detto molto chiaramente: le tende riducono Villanovaforru a campo profughi. Non è il destino della Marmilla, non è il destino della Sardegna. Non è una prova di rispetto da parte dello Stato. Ho fatto rimuovere lo striscione, perché non mi piacciono i colpi di testa e perché dobbiamo agire uniti. Ma è ovvio: se devo scegliere a chi essere fedele, Stato o comunità, scelgo la mia comunità”.












