C’è chi ha rimediato una storta, chi qualche ferita alle gambe e chi è dovuto ricorrere addirittura alle cure del medico. Il cimitero di San Michele è un campo di battaglia, soprattutto dopo aver percorso qualche centinaio di metri da uno dei tre ingressi. Strade piene di dossi e buche, diventa pericoloso pure fare qualche gradino per raggiungere la bara del proprio caro defunto. E c’è chi, nelle ultime settimane, è caduto e si è fatto male: al nostro giornale sono arrivate varie segnalazioni, e c’è chi promette di chiamare in causa il Comune. Le situazioni più critiche sono soprattutto nelle aree dove riposano i morti all’inizio del Novecento. Centinaia di loculi “vista cantiere”, e diventa pure difficile manovrare le scale che permettono di raggiungere le lapidi poste a qualche metro d’altezza. Ma i pericoli arrivano principalmente dal terreno.
Subito dopo il primo curvone a destra c’è una strada interamente dissestata: gli anziani sono costretti a camminare per diversi metri sopra le aiuole, ma le difficoltà sono appena iniziate. Per raggiungere una vasta porzione del cimitero, infatti, c’è un’unica gradinata. Sei gradini, tutti mezzo crollati e nessun corrimano al quale reggersi. E, accanto, tante transenne informano che c’è un “cantiere”, ma degli operai, già da diversi mesi, manco l’ombra. Tanti cagliaritani hanno segnalato questi disagi alla direzione del cimitero, ma sinora non sono stati presi provvedimenti.










