Più che una battuta, una sciabolata. Precisa e ben mirata, destinataria sua figlia Camilla che l’ha attaccato più volte sulla sua ricandidatura alla presidenza della Regione, uscendo pubblicamente a favore della Todde.”Se sono amiche? Non la conosceva neanche, ora sembra presa da una passione irrefrenabile per lei”. Chi invece Camilla ben conosceva è la segretaria del Pd Elly Schlein, regista dell’accordo con i 5 stelle insieme a Giuseppe Conte già dall’estate scorsa.
L’ex governatore della Sardegna, europarlamentare Pd e fondatore di Tiscali, a “Un giorno da pecora” ribadisce la decisione di non fermarsi se non a una condizione: le primarie. “Mi fermo solo se perdo le primarie”, ha detto. “Mi ricandido perché non ho mai smesso di pensare alla Sardegna, mi piacerebbe dare una mano a mobilitare la comunità sarda a migliorare”, visto che “la spinta di Solinas e Cappellacci è stata debole: si sono dimenticati di tirare il freno a mano e, a volte, siamo tornati indietro”.
“Ho detto no alla decisione presa a Roma dal Pd e loro alla fine non solo non hanno fatto il mio nome e nemmeno un altro: hanno solo accettato la candidata del M5S”. “Io volevo le primarie – conclude Soru – e le voglio ancora, Anche la candidata dovrebbe fare qualche ragionamento. Io dico che c’è ancora tempo per trovare un candidato comune, non devo esser per forza candidato io, devono essere i sardi a scegliere attraverso le primarie. Per questo le dico: “Alessandra, facciamo le primarie e se vinci ti sosterrò con tutto l’entusiasmo possibile”.











