Cagliari è tra le 11 città italiane più inquinate da pm10 nel 2023. E negli ultimi tre anni la situazione è peggiorata. Lo stato dell’arte dell’inquinamento atmosferico nelle città italiane capoluogo di provincia emerge nell’ormai consolidato rapporto di Legambiente “Mal’aria di città” nella sua edizione del 2024. Un report che, come ogni anno, ha preso in considerazione i valori di inquinamento forniti dalle sole centraline ufficiali di monitoraggio poste nelle città italiane capoluogo di provincia, elaborando i risultati ottenuti – riferiti all’anno solare appena concluso, ovvero il 2023 -, confrontandoli rispetto alla normativa nazionale ed europea in vigore, e interpretandoli alla luce soprattutto delle più recenti evidenze scientifiche in termini di impatto sulla salute e della conseguente evoluzione normativa europea in tema di qualità
Le città con i valori medi più elevati sono Padova, Vicenza e Verona (tutte con 32 µg/mc), Cremona e Venezia (31 µg/mc), Rovigo, Treviso, Torino, Cagliari, Brescia e Mantova (30 µg/mc). Cagliari che addirittura è peggiorata negli anni passando da 24 µg/ mc nel 2019-20-21 a 27 µg/mc nel 2022 e addirittura 30 nel 2023.
Il PM10, ossia le particelle di diametro inferiore a 10 micrometri che permangono in atmosfera per un lungo periodo di tempo e sono in grado di penetrare nell’apparato respiratorio umano, sono uno dei parametri principali da monitorare previsto dalla direttiva europea sulla qualità dell’aria. A causa di queste sue caratteristiche, e per il fatto che sono molteplici le sue fonti di emissione, come meglio specificato nel capitolo ad esse dedicato, è fondamentale monitorare tale inquinante nelle aree urbane.
Il report ha anche rilevato che in Sardegna, quasi la metà delle centraline ARPA sono state dismesse (18 su 43). In questo modo, però non è più possibile rilevare un eventuale peggioramento della qualità dell’aria nelle zone in cui sono state rimosse le centraline.











