Potrebbe subire qualche modifica, o magari ci sarà una precisazione “in corsa”. A oggi, però, nel nuovo decreto del Governo Conte legato alla fase 2 in partenza dal quattro maggio prossimo, negli incontri con i “congiunti” bisognerà rispettare “il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro” e andranno utilizzate “protezioni delle vie respiratorie”. Mascherine, nella maggior parte dei casi. E la domanda che in molti si fanno è, principalmente, una: come faranno i fidanzati? A rigor di decreto, anche loro dovranno rispettare le regole per evitare possibili casi di contagio: “Ma l’essere umano vive di affetti, relazioni e intimità. È chiaro che i contatti ci saranno lo stesso, così come i rapporti sessuali”, osserva Francesca Fadda.
Quarantuno anni, di Cagliari, è psicoterapeuta e sessuologa da sette anni: “La regola attuale vieta qualunque tipo di contatto, ma verrà violata sistematicamente, sia perché non ci saranno controlli dentro le case sia perché sembra che non sia stata fornita una spiegazione piena”. Tanti, da ormai quasi due mesi, hanno dovuto vedere il proprio partner solo attraverso lo schermo di uno smartphone: “Si è creata un’esperienza nuova, quella che aiuta a vivere la dimensione dell’attesa”, sostiene la Fadda, “che alimenta, indubbiamente, il desiderio”. Ogni medaglia ha, però, il suo rovescio. C’è anche chi ha messo in “lockdown” la parte sessuale della propria vita: “Una sorta di sospensione, dettata dall’impossibilità di avere un rapporto. È un qualcosa di castrante”.
E c’è anche chi ha “abusato” di “pornografia, cibo e alcol. Non tutti, infatti, riescono a reggere bene l’attesa, e proprio perché fa parte del nostro essere umani avere, anche, intimità”. Insomma, per la psicoterapeuta sessuologia, la ristrettezza del decreto sarà aggirata quasi sempre: “Le persone non riusciranno a rispettare le regole anche perché non si è dato loro modo di capire l’importanza totale. È facile prevedere tantissime trasgressioni, negli ultimi due mesi ho ricevuto alcune chiamate di sardi in crisi per la distanza dal proprio fidanzato o fidanzata, si è trattato soprattutto di adulti”. La Fadda termina con una domanda che, sicuramente, è impegnativa: “Come faranno, poi, gli amanti e chi ha rapporti poliamorosi, a giustificare alle Forze dell’ordine i loro spostamenti?”.











