Abbanoa si prende l’acqua di Serramanna, il Comune perde contro Egas, il Consiglio di Stato ritiene infondati i motivi di appello: “Improcedibile l’appello incidentale per difetto di interesse”. Una diatriba che andava avanti da anni, quella della cittadina, per mantenere la gestione del bene idrico. La sentenza, pubblicata oggi, lascia poco spazio alle interpretazioni: ricorso respinto, insomma, quello presentato dal Comune che chiedeva di rivedere la decisione dell’Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna (EGAS), che, “a seguito di articolata istruttoria, non ha riconosciuto la sussistenza dei requisiti in capo al Comune di Serramanna per la gestione autonoma del servizio idrico integrato, avviando così le procedure per il trasferimento del servizio al gestore unico”
“Il provvedimento impugnato in primo grado” si legge nel documento ufficiale pubblicato oggi “ha motivato sulla carenza dei suddetti requisiti nel seguente modo: a) l’approvvigionamento idrico non proviene da fonti qualitativamente pregiate; b) non è stata trasmessa la documentazione attestante l’esatta ubicazione delle sorgenti utilizzate per l’approvvigionamento idrico del Comune, al fine di verificare se le stesse ricadono in aree protette; c) le informazioni trasmesse dall’amministrazione comunale non consentono di ritenere verificata la caratteristica relativa all’utilizzo efficiente della risorsa idrica e alla tutela del corpo idrico interessato”. Rigettato il ricorso, quindi, dal Consiglio di Stato.











