Il Consiglio comunale era terminato da pochi minuti e, insieme al vicepresidente Cenzo Naitana, stava per raggiungere il portone della sua abitazione in via Garibaldi. Rita Murgioni, presidentessa del Consiglio comunale di Quartu, è stata aggredita da un senegalese che vive in una struttura gestita da una cooperativa. È lei stessa, con i referti del pronto soccorso del Brotzu tra le mani, “ho subìto una leggera frattura”, a raccontare cosa sia capitato ieri sera: “Stavo per aprire il portone di casa e congedarmi dal collega, quando un senegalese si è messo a urlare da una finestra”. L’aggressore era, forse, fuori di sè: “Ci ha detto che non potevamo stare lì, che quella era casa sua e che avrebbe preso una pistola per spararci. Non aveva nessuna arma, fortunatamente”, racconta la Murgioni, “ma è uscito e ci ha raggiunti. Mi ha strattonata e mi ha dato una manata sul volto, facendomi cadere gli occhiali”. La Murgioni è finita per terra e sul posto sono arrivati, nel giro di pochi minuti, i carabinieri. Il senegalese, esagitato, è stato bloccato con il taser, mentre la presidentessa dell’Aula di via Eligio Porcu è finita al Brotzu.
“Ho trascorso molte ore al pronto soccorso per essere visitata. Ora ho molta paura, quella che forse non avevo nemmeno nei minuti successivi all’aggressione”, prosegue. I militari le hanno chiesto se, dietro al gesto, possano esserci motivi politici: “Assolutamente no, il mio ruolo non c’entra nulla. Chi mi ha aggredito deve avere dei seri problemi e so che, al momento, nell’edificio vivono in due ma sono sempre soli, nonostante la struttura sia gestita da una cooperativa. Penso che quella sistemazione sia sbagliata, ancora adesso sono quasi sempre alla finestra per sincerarmi che nessuno si stia avvicinando alla mia abitazione”. La Murgioni, inoltre, che “non so se sporgerò denuncia, ci sto riflettendo”. L’aggressore, attualmente, risulta denunciato a piede libero dai carabinieri.









