“Dovremmo incontrare il prefetto, a cui abbiamo chiesto un incontro per informarlo della gravità della nostra situazione, dal momento che Terna, nonostante il ricorso al capo dello stato da parte del Comune, continua imperterrita ad aggredire il nostro territorio senza che l’amministrazione eserciti gli adeguati controlli sul patrimonio archeologico nell’area di su Pardu e sull’espianto e reimpianto degli ulivi in atto” spiega il comitato. A pochi giorni di distanza dall’ultimo intervento da parte dei cittadini che non si arrendono alla multinazionale, avvenuto nelle campagne dove sorgerà la stazione di conversione da corrente continua in corrente alternativa, una nuova forma di protesta con il fine di scongiurare la realizzazione del progetto.









