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Nato il presidio “la Rivolta Degli Ulivi”, decine di persone hanno trascorso anche la notte nel terreno di Gianluca Melis, il proprietario terriero che si oppone all’esproprio coattivo: gli alberi estirpati per la realizzazione del Tyrrhenian Link hanno innescato una nuova micca per i comitati che si oppongono “all’assalto delle multinazionali” in nome dell’energia green. Sole e tanto caldo non hanno frenato gli irriducibili che, anziché trascorrere la domenica al mare, si sono dati appuntamento nell’agro di Selargius, nel terreno di proprietà privata dove sorgevano alberi di ulivo e da frutta. Apparteneva a Gianluca Melis, prima dell’esproprio coattivo da parte di Terna, al quale si è opposto senza successo. Ed è così che ha invocato aiuto al comitato che da mesi si oppone alla realizzazione del progetto, al quale, in poco tempo, sono seguiti decine di comitati spontanei, nati in vari territori di tutta l’Isola. In tanti, quindi, tramite il tam tam sui social, si sono ritrovati tra le radici esposte al sole degli alberi di famiglia sradicati dalle ruspe. Azione compiuta senza possibilità di proseguire, poiché durante la notte tra sabato e domenica le ruspe hanno agito nuovamente. È così che i cittadini hanno deciso di realizzare un presidio permanente costruito in poche ore e con mezzi di fortuna al fine di ripararsi dal gran caldo.
“Per noi è stata una lunga, faticosa ma bellissima giornata.
Abbiamo ricevuto la solidarietà da parte di tanti cittadini arrivati dall’hinterland e anche da Mogoro, Pula, Capoterra” esprime il “Comitato difesa territorio di Uta”.
“Dove è passata la ruspa, ora passiamo noi. Dove è stato spianato, ora riseminiamo.
Dove gli alberi sono stati sradicati, noi li ripiantiamo” si legge nel profilo di Maria Paola Murgia, attiva da tempo nel comitato delle magliette gialle contro il Tyrrhenian Link. Il presidio intanto prosegue “ad oltranza” hanno esposto i partecipanti. Non si escludono nuovi colpi di scena nella giornata odierna, nonostante le alte temperature previste, da chi ha deciso di opporsi e protestare contro la realizzazione del progetto proposto da Terna.