Buona adesione allo sciopero di oggi dei dipendenti della grande distribuzione organizzata. Dai primi dati di adesione allo sciopero dei soli turni della mattina si registra il 70% come dato medio. In alcune realtà anche con picchi del 95%. Il sit-in ha visto la partecipazione di centiana di lavoratrici e lavoratori. Cosi come per i dipendenti dell’Iperpan di Viale La Playa, che hanno aderito in massa anche per protestare per l’imminente licenziamento. A breve verranno dichiarati in esubero a causa dello sfratto ricevuto dall’Azienda da parte del proprietario dell’immobile Notaio Floris. Nelle aziende si registrano atteggiamenti antisindacali e di palese violazione della LEgge: “infatti per contrastare la vasta adesione allo sciopero hanno utilizzato interinali, tirocinanti e stagisti, voucher, dipendenti di altri negozi e addirittura capi. Stiamo già vagliando con gli uffici legali le violazioni e lunedi procederemo alle denunce, così come per gli scioperi a singhiozzo che verranno effettuati senza alcun preavviso”, attacca Cristiano Ardau.
Il sindacalista Cristiano Ardau spiega: “7500 addetti della Grande Distribuzione in Sardegna sono senza rinnovo contrattuale e aumenti salariali da ben 30 mesi. Federdistribuzione gioca ad annullare sia il CCNL che la stessa dignità dei lavoratori. Questo non è ammissibile in aziende così importanti che tentano di fare a pezzi la stessa emancipazione lavorativa. E’ anche una battaglia di civiltà contro aziende miopi che mercanteggiano anche sui diritti e sul salario”. Ma anche altri sindacalisti prendono posizione in maniera decisa. Ad esempio Giuseppe Atzori della Cisl: “Oggi i lavoratori della Grande Distribuzione si sono fermati perché sono stanchi dell’arroganza delle aziende che ancora con atteggiamenti pretestuosi cercano di ridurre le tutele e lo stipendio ai propri dipendenti. La cessazione della trattativa per il rinnovo del contratto è inaccettabile per aziende che poi sbandierano rispetto per l’etica e per i propri collaboratori. Ora si deve riprendere subito il confronto per il contratto in tempi brevissimi”. In fine per la Cgil Simona Fanzecco: “Uno sciopero importante che vede una partecipazione motivata dalla consapevolezza che il ccnl rappresenta l’ unico strumento in grado di garantire reddito e diritti”, “ancora una volta viene lesa la dignità dei lavoratori, l’ elemosina dei 15 euro, acconto sui futuri aumenti contrattuali offende il lavoro e i lavoratori, che chiedono solo rispetto e il giusto riconoscimento economico”. “Il sindacato unitariamente lancia la proposta di grande mobilitazione intersettoriale per tutti i contratti non ancora rinnovati” “per far ripartire l’ economia del paese, della regione e del territorio occorre investire sui contratti”.










