Nel Consiglio Comunale del 28 novembre la maggioranza ha approvato l’aumento dell’aliquota IMU sulle aree fabbricabili, portandola dallo 0,76% allo 0,86% per l’anno 2026.
Il gruppo consiliare Noi per Sarroch – composto da Mirko Spiga, Vittorio Cois e Attilio Buonomo – ha votato contro, ritenendo la misura iniqua, non necessaria e priva di una visione strategica. Una decisione che colpisce anche molte famiglie. “La maggioranza ha affermato che l’aumento riguarderà principalmente il comparto industriale. Molti cittadini oggi non possono costruire perché i costi dei materiali, della manodopera e dell’energia sono cresciuti in modo significativo, serve una liquidità che molte famiglie al momento non hanno, alcune aree non sono lottizzate e richiedono procedure complesse e onerose.
In questo contesto, aumentare l’IMU non rappresenta uno stimolo all’edilizia: è un peso aggiuntivo per chi già affronta difficoltà economiche o ostacoli burocratici” spiega la minoranza.
Non solo: “È legittimo chiedersi se fosse davvero necessario aumentare le imposte quando sono stati spesi 45.000 euro per le luminarie natalizie e 31.314,31 euro per eventi come Ballus in Tour, la Sagra del Pesce e la Sagra della Vitella, giusto per citare due esempi tra i tanti possibili”.
Per la minoranza, “una razionalizzazione di queste voci avrebbe permesso di recuperare per intero la cifra ora richiesta alle famiglie, senza toccare i servizi essenziali.
Esisteva anche un’altra alternativa: recuperare l’evasione, non aumentare il peso sui cittadini”. Infatti durante il Consiglio, Noi per Sarroch ha proposto anche un’altra strada più equa: “Rafforzare il lavoro dell’Ufficio Tributi nel recupero dell’evasione, settore nel quale anche quest’anno sono stati ottenuti risultati importanti grazie al lavoro degli uffici.
Durante il dibattito, l’Assessore al Bilancio Caschili ha sostenuto che per i cittadini l’aumento si tradurrà in “50–100 euro” all’anno. Riteniamo che minimizzare così l’impatto economico sia inopportuno: nessuno, soprattutto in un periodo caratterizzato da rincari diffusi, può permettersi che altri facciano i conti al posto suo. Le difficoltà delle famiglie non si misurano in cifre astratte, ma nella realtà quotidiana.
Negli anni scorsi, le amministrazioni di Sarroch hanno adottato politiche fiscali mirate a tutelare le famiglie, calibrando il peso delle imposte sulle realtà con maggiore capacità contributiva e garantendo comunque il mantenimento dei servizi essenziali. L’aumento approvato ieri, invece, rappresenta l’ennesimo aumento del prelievo fiscale, a dimostrazione di un cambio di direzione di questa Amministrazione. Per coprire una cifra contenuta, si è scelta la strada più semplice, chiedendo un contributo diretto ai cittadini pur esistendo margini per ottimizzare la spesa e mantenere inalterati i servizi senza ricorrere a un aumento dell’IMU”.
La posizione dei consiglieri di minoranza, insomma, è che questo aumento “non sia proporzionato, non sia necessario e non sia equo per molte famiglie di Sarroch”.













