La crisi è particolarmente acuta nelle zone interne e rurali, ma colpisce duramente anche importanti centri urbani come Quartu Sant’Elena e Selargius, dove migliaia di persone non riescono ad accedere alle cure primarie: il Consigliere Alessandro Sorgia interroga la Giunta regionale. “Siamo di fronte a un’emergenza sanitaria che non può più essere ignorata – dichiara il Consigliere Sorgia –. Le liste d’attesa si allungano, gli ambulatori restano chiusi e i cittadini sono costretti a rivolgersi ai Pronto Soccorso per problemi che dovrebbero essere gestiti dalla medicina territoriale, con un impatto devastante sull’intero sistema sanitario”.
L’interrogazione chiede alla Giunta regionale di chiarire: “Quali azioni urgenti intenda adottare per colmare la carenza di medici, in particolare nei comuni più colpiti; quali incentivi siano previsti per attrarre giovani medici verso la medicina generale e le zone disagiate;
lo stato di attuazione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e delle Case di Comunità previste dal PNRR;
le misure previste per garantire la continuità assistenziale in caso di cessazione improvvisa del servizio; le strategie per affrontare l’emergenza estiva, con l’aumento della popolazione turistica e la riduzione del personale sanitario”.
Pur riconoscendo l’impegno della Regione nell’Accordo Integrativo Regionale (AIR) recentemente sottoscritto con le organizzazioni sindacali – che prevede indennità per le zone disagiate, incentivi per la telemedicina e il rientro dei medici pensionati – il Consigliere sottolinea che le misure adottate finora non sono sufficienti a garantire una copertura capillare e continuativa del servizio.
“È necessario un cambio di passo immediato – conclude Sorgia – per tutelare il diritto alla salute dei sardi e restituire dignità alla medicina territoriale”.











