Sardegna, l’ira del Pd per la Todde decaduta finisce sul Corriere della Sera: “Che figura di….”. Diventa un caso politico nazionale la dichiarazione di decadenza per Alessandra Todde. Il Corsera ha raccolto i commenti di diversi esponenti del Pd sardo: “Da «sciatteria» a «terribile incompetenza». Ma anche: «Che figura di …». I taccuini sono chiusi, ma i commenti sono durissimi telefonando ai vertici del Pd sardo, inclusi consiglieri regionali e più parlamentari”, scrive il più diffuso quotidiano in Italia. In molti anche tra gli alleati sostengono che non avere avuto un mandatario elettorale sia stato un clamoroso scivolone della Todde e del M6S, dove nel frattempo il leader nazionale Giuseppe Conte si è chiuso nel silenzio, senza dire una sola parola sul caso Todde. Il consiglio regionale dopo l’Epifania dovrà occuparsi del problema, intanto gli atti sono stati spediti in Procura dal collegio di garanzia, e i magistrati cagliaritani potrebbero aprire anche un’inchiesta giudiziaria per il reato di falso.
E come scrive il Corriere della Sera, il presidente del consiglio regionale Piero Comandini, che è anche leader del Pd, rischierebbe una clamorosa accusa di danno erariale se non formalizzerà con un voto la dichiarazione di decadenza della governatrice sarda. Che secondo le accuse “si è “dimenticata” di nominare un mandatario per la sua campagna elettorale e di predisporre un conto corrente dedicato, requisiti fondamentali per essere eletta. Da qui la dichiarazione di decadenza da parte del collegio guidato dalla presidente della Corte d’Appello di Cagliari Gemma Cucca. La Todde ha però annunciato di volere impugnare il provvedimento e di andare avanti, ma è chiaro che si tratta di un terremoto senza precedenti nella storia del Consiglio regionale sardo.










