Le pale eoliche della Sardegna attirano l’attenzione di Mario Giordano a “Fuori dal Coro”: ieri sera, in onda nella tv nazionale, un lungo servizio, firmato da Raffaella Regoli, per parlare delle 30 società che fanno capo a un’unica persona, irrintracciabile, che vorrebbero collocare decine di torri, alte oltre 200 metri, nei territori sardi. Presenti i sindaci dell’Ogliastra che, uniti, si oppongono ai progetti. Ha definito le Dolomiti sarde i maestosi monti del Gennargentu, quelli presi di mira da chi vorrebbe innalzare le gigantesche pale per le quali è previsto un contributo di ben un milione di euro per ogni torre innalzata. La Regoli era stata avvistata qualche giorno fa fuori dal municipio nuorese, la voce della sua presenza aveva fatto presto il giro del web che, ieri sera, in tanti non hanno perso l’appuntamento per conoscere i dettagli della sua visita in terra sarda. È Giordano ad aprire i preamboli di quella che si preannuncia una battaglia che, oramai, ha sconfinato oltremare: anomalie percepite non più solo dai sardi bensì anche da chi affronta, da sempre, problematiche pungenti, quelle che, generalmente, sono scomode e che consistono nei dubbi e nelle difficoltà più ostili da risolvere. Ed ecco che si parla di ciò che “è incredibile che non se ne parli, colline, montagne pezzi di mare che stanno passando nelle mani di colossi, spesso stranieri, che si nascondono dietro piccole società paravento, tutto in virtù di un decreto firmato da Mario Draghi nel 2021 che diceva, sostanzialmente, che si possono espropriare delle proprietà private da parte di altre società private se questo fa un impianto eolico. Con la scusa del verde si stanno mangiando interi pezzi d’Italia, cominciando dalla Sardegna” spiega Giordano.
“Ecofollie: con la scusa del verde distruggono l’Italia”: questo il titolo del servizio trasmesso. Tra la ricca e selvaggia vegetazione sarda e il suo mare cristallino, si susseguono le immagini delle bellezze naturali isolane, quelle che sono altamente a rischio. “Quando arrivo in Sardegna i mostri del vento si stanno già ingoiando le meraviglie dell’Isola” spiega Regoli, “per tutta la Sardegna si parla di 7 mila pale eoliche, oltre 300 progetti. Perché? Perché è uno dei più grandi business sostenuti dall’Europa.
Nel nuorese i sindaci hanno dichiarato guerra ai predatori del green”. Presenti i sindaci di Nuoro, Orgosolo, Oliena. “Questo è il più grande danno che si può portare a un territorio senza alcun riverbero di vantaggi per la comunità” ha spiegato Andrea Soddu, primo cittadino di Nuoro.
Insomma, quello che da tempo ha allarmato i sardi e ha scaturito non poche forme di protesta è diventato un caso nazionale, sinonimo che i timori sono più che fondati e che l’ostilità e la poca propensione ai cambiamenti non ha, in questo caso, niente a che fare con chi nei giganti del vento intravede ben altro oltre che salvare il pianeta terra.












