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Sardegna, l’allarme: “Cardellini catturati e dopati per le gare di canto, è illegale”

di Valeria Putzolu
20 Febbraio 2021
in sardegna, zapertura1

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Sardegna, l’allarme: “Cardellini catturati e dopati per le gare di canto, è illegale”

Cardellini catturati e dopati anche per essere utilizzati in gare canore. Non solo: altre specie vengono catturate, annegate e vendute per finire sulle tavole. Ai microfoni di Radio CASTEDDU, il Capitano Marta Simonetti, Comandante dei Carabinieri Forestale del Centro Anticrimine Natura di Cagliari.

Prosegue l’importante collaborazione con l’arma dei Carabinieri: “È un lavoro particolarmente importante perché si occupa soprattutto dei controlli nel settore dell’antibracconaggio, in particolar modo per quanto riguarda gli uccelli migratori.

Il bracconaggio non è un’attività legata alla caccia conosciuta ma viene svolta proprio con l’utilizzo di mezzi di caccia vietati: reti, lacci, richiami non autorizzati. Proprio in questi giorni sono stati rinvenuti in un’abitazione dei richiami non autorizzati, c’è il sospetto che siano stati catturati illegalmente e questo perché queste specie, i cardellini, hanno un canto così pregiato che può richiamare altri uccelli e addirittura possono essere utilizzati per fare delle gare canore. Ci sono regioni dove si svolgono queste competizioni illegali che utilizzano questi uccelli prelevati dall’ambiente naturale; è una specie protetta da convenzioni internazionali e vengono sfruttati e, talvolta, anche dopati e possiamo immaginare l’utilizzo del doping in un piccolo esserino del genere: gli causa la morte.

Di recente abbiamo effettuato una operazione che ha visto il nostro coinvolgimento, e anche dell’arma territoriale del Corpo Forestale, per combattere il bracconaggio nell’area di Molentargius dove la fauna va a ripararsi e purtroppo c’è una pratica che consiste nel battere dei rumori e poi, con dei grossi retini, come se fossero delle farfalle, vengono presi.

Parliamo anche di 1000 esemplari catturati in una notte, che poi vengono annegati e utilizzati come cibo.

Non è una caccia di selezione, quindi nelle reti vanno a finire uccelli di tutti i tipi: troviamo quindi cardellini, verdoni pettirossi, ma anche martinpescatore. Di tutto insomma. Essenzialmente si tratta di specie protette, minacciate di estinzione.

Cè una crescita di acquisto degli uccelli tenuti nelle appartamenti, bisogna controllare la regolarità e rispettare delle regole.

Nei nostri i controlli ordinari, controlliamo la convenzione che regola il commercio degli esemplari pregiati minacciati di estinzione.

Noi andiamo a controllare che i soggetti che detengono delle specie a diverso grado di protezione, siano in possesso della regolare documentazione. È fatto divieto di commercializzazione chi detiene l’animale o anche un pezzo di esso e deve essere in possesso del certificato del certificato

Cites (Convention on international trade of endangered species of wild fauna and flora)”.

 

“In Sardegna abbiamo fatto dei recenti controlli nell’ambito della campagna nazionale e siamo andati a controllare tutti coloro che detengono dei rettili e abbiamo visto che molte famiglie accudiscono delle testuggini che, fondamentalmente, devono essere accompagnate da un documento che attesti la provinciale provenienza e che non siano state prelevate in natura, ma che la loro detenzione sia autorizzata.

Ci sono multe molto alte e variabili che vanno da 10 mila euro in su per chi non ha un Cites, certificato di legale provenienza, perché si presuppone che questi animali, altrimenti, siano stati prelevati in natura.

È una tutela molto forte questa convenzione, a livello mondiale è una delle più attuate da oltre 180 paesi al mondo.

In Sardegna la maggior parte delle persone che possiedono un animale Cites sono in regola, perché chi possiede un animale tanto prezioso sa anche a cosa va incontro”.

 

Controlli anche nella tracciabilità del legname per dare attuazione alle normative in ambito internazionale a tutela delle foreste nel mondo e nell’Europa (regolamenti Eutr e Flegt).

Nella città metropolitana di Cagliari e Sud Sardegna sono stati sanzionati oltre il 30%degli Operatori /importatori e oltre il 20% dei Commercianti.

“Purtroppo è una norma poco conosciuta che tutela il prelievo di legname dai boschi, perché noi quando pensiamo ai tagli illegali pensiamo ai tagli dell’Amazzonia. In realtà la deforestazione è un fenomeno complesso con ripercussioni economiche, sociali, ambientali in tutto il mondo. Tutto il legname che entra nell’Unione Europea non possiamo dire che ha origini legali: il buon 20% è illegale. Questi regolamenti si concentrano sulla tracciabilità del legname, devono raccogliere le informazioni sui legnami che stanno importando o immettendo per la prima volta nel mercato dell’Unione Europea e devono raccogliere informazioni sulla specie legnosa e poi fare un’analisi del rischio delle importazione e richiedere informazioni aggiuntive al paese dove si sta importando il legname. Il 30% è stato sanzionato perché non avevano fatto approfondimenti necessari e il legname o il pellet erano privi di tracciabilità. Le sanzioni sono elevatissime e arrivano anche a 1 milione di euro.

Per i commercianti sono previste delle sanzioni molto più blande che riguardano la mancanza della fonte di tracciabilità”.

Opportune indicazione anche nelle fatture dei dati qualitativi e quantitativi: è importante fornire tutti i dati.

 

Un’altra operazione riguarda le importazioni: si va in vacanza in un posto esotico e si porta con sé una parte dell’animale, per esempio una conchiglia, ma è accaduto “di recente che un privato cittadino ha importato dei coralli asportati addirittura dalla barriera corallina: si entra così in possesso di un esemplare di cui non si conosce neanche l’importanza o cosa si va incontro o più facilmente potrebbe succedere”.

 

Una importante raccomandazione infine: “Gli animali vanno lasciati nel posto dove si trovano ed eventualmente, se hanno bisogno di cure, bisogna chiamare un veterinario che si reca sul posto e consegna l’animale a un centro abilitato a riceverlo ma sicuramente non in una casa privata”.

 

Risentite qui l’intervista a Marta Simonetti del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu

https://www.facebook.com/castedduonline/videos/163926505389840/

e scaricate gratuitamente l’APP di RADIO CASTEDDU

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Tags: CardelliniSardegna
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