Organizzato dall’Associazione Sportiva Dilettantistica ‘Sport e Salute’, coordinato dalla Presidente Elisabetta Pusceddu e realizzato grazie al contributo dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Sardegna (All. D Legge regionale 21 febbraio 2023, n. 1) e da sponsor privati, l’obiettivo di “No Dipendenze – plein air”, un progetto biennale, è quello di dare ai giovani gli strumenti per accrescere il livello di consapevolezza delle questioni relative alle sostanze legali, come il tabacco, l’alcol, le sostanze illegali, ma anche la prevenzione dalle nuove dipendenze senza sostanza.
Considerata la diversità delle persone e quindi l’impossibilità di trovare approcci e messaggi adatti per tutti, nella prevenzione forse ciò che conta maggiormente è che i ragazzi arrivino a una comprensione più autonoma, matura e complessa dei significati che attribuiscono alle sostanze psicoattive; soprattutto che diventino capaci di immaginarne le conseguenze potenziali sulla loro vita concreta e per il loro futuro.
Il Progetto si divide in due fasi: la prima fase del progetto sarà dedicata ai grandi eventi di sensibilizzazione e prevenzione, quattro appuntamenti nell’anno 2023 e altrettanti nel 2024. Si tratta dell’allestimento all’interno dei maggiori stadi della Sardegna di un villaggio, il villaggio Nodipendenze. Il villaggio viene pensato come un grande contenitore che ospiterà giovani, adolescenti, studenti, famiglie e comunità; un “villaggio “delle alternative”, ricco di momenti informativi, animativi, artistici e sportivi che invitano i visitatori alla riflessione sui danni provocati dall’uso/abuso di sostanze e strumenti elettronici, proponendo alternative ad essi.
Oltre agli interventi dei numerosi esperti del settore che parleranno delle dipendenze patologiche e delle nuove dipendenze senza sostanza, dei danni derivati dal fumo di sigaretta e da alcol, di sana alimentazione e di benessere digitale, sono previste anche iniziative dinamiche e che coinvolgeranno attivamente i giovani presenti.
Tra le dipendenze oramai più diffuse c’è quella digitale. Parallelamente alla diffusione di internet e dei social media, che sono diventati uno strumento di comunicazione globale, si sta verificando una tendenza ad un uso eccessivo o inadeguato di queste tecnologie che può portare alla sua dipendenza, i cui sintomi sono simili a quelli del disturbo da dipendenze da sostanze: craving, assuefazione, astinenza, in relazione ad abitudini incontrollabili e inarrestabili e mancanza di controllo.
A soffrire maggiormente di Dipendenza da Internet sono gli adolescenti dai 13 ai 20 anni.
Si tratta molto spesso di soggetti intelligenti e razionalmente più maturi di altri, tendenti all’isolamento e con evidenti alterazioni nell’ambito dell’emotività.
Si possono sviluppare abusi o dipendenza da internet, la maggior parte delle volte inconsapevolmente. Sono sempre più frequenti i casi di impiegati interdetti da internet perché connessi soprattutto ai social network, in particolare Facebook.
Per questo basta riflettere sul fatto che 6 aziende su 10 in Italia hanno introdotto limitazioni alla rete internet aziendale. Nell’adolescenza le dipendenze più frequenti sono relative ai giochi di ruolo ed ai social networks.
In età adulta, i sintomi più frequenti sono scatenati dai giochi d’azzardo, dalla ricerca smaniosa di informazioni e dal desiderio compulsivo di visitare siti pornografici.
Quelle legate a internet sono vere e proprie dipendenze, come quella dai videogiochi recentemente catalogata dall’Organizzazione.
Un altro male che affligge anche i giovanissimi sono i disturbi del comportamento alimentare (DCA) o disturbi dell’alimentazione sono patologie caratterizzate da un’alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo.
Questo problema può però portare all’insorgere di vere e proprie malattie, in taluni casi anche gravi.
I comportamenti tipici sono: la diminuzione dell’introito di cibo, il digiuno, le crisi bulimiche (ingerire una notevole quantità di cibo in un breve lasso di tempo), il vomito per controllare il peso, l’uso di anoressizzanti, lassativi o diuretici allo scopo di controllare il peso, un’intensa attività fisica.
I principali disturbi dell’alimentazione sono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata (o binge eating disorder, BED); i manuali diagnostici, inoltre, descrivono anche altri disturbi correlati, come i disturbi della nutrizione (feeding disorders) e i disturbi alimentari sottosoglia, categoria utilizzata per descrivere quei pazienti che pur avendo un disturbo alimentare clinicamente significativo, non soddisfano i criteri per una diagnosi piena.
Soffrire di un disturbo dell’alimentazione sconvolge la vita di una persona e ne limita le sue capacità relazionali, lavorative e sociali.












