La Todde sceglie da sola tutti i nomi dei commissari in sanità, ignora le richieste di condivisione del Pd e tira dritto convocando una giunta di domenica in mezzo a mille feste e ponti per il via libera ai nomi. Il Pd, principale alleato dei 5 stelle che ha imposto agli alleati la candidatura dell’ex viceministra di Draghi dopo averla a sua volta subita, in giunta non è proprio presentato, per segnare anche fisicamente le distanze da decisioni che non condivide: nessuno dei tre assessori, di cui uno – Giuseppe Meloni – è anche vicepresidente della Regione, era presente al momento del via libera ai commissari.
Una decisione, quella del Pd, che è sicuramente un segnale: ma gli stessi dem si sono affrettati a precisare che sì, è vero, non c’è condivisione ma non ci sarà ostruzionismo. Insomma, il partito più votato della coalizione (il doppio dei 5 stelle) alle regionali dell’anno scorso, sulla partita più importante per la Sardegna e i sardi starà a guardare, privato di poltrone e potere dal blitz della presidente nuorese.
In mattinata, il Pd ha fatto sapere come stanno le cose dal suo punto di vista, precisando una serie di passaggi. “Il Partito Democratico della Sardegna, non avendo condiviso il metodo di discussione e decisione adottato dalla Presidente della Regione in relazione all’attuazione della legge regionale n. 8/2025 in materia di Sanità, ha richiesto alla Presidente, Alessandra Todde, un incontro bilaterale allo scopo di condividere una comune linea d’azione. Ha altresì richiesto alla Presidente di convocare una successiva riunione di Maggioranza, alla quale hanno partecipato i Segretari e le Presidenti e i Presidenti dei Gruppi del Campo Largo, per comunicare gli esiti dell’incontro con la Presidente”, scrivono i dem. “Il Partito Democratico della Sardegna, udite le ragioni che hanno determinato la convocazione della Giunta regionale da parte della Presidente per procedere all’attuazione della l.r. 8/2025, avendo espresso il proprio dissenso, e prendendo atto della volontà della Presidente di procedere secondo procedure, modalità e tempi non condivisi dal Partito Democratico, ha comunicato prima alla Presidente e poi agli altri Partiti e Gruppi della Maggioranza che non avrebbe partecipato alle decisioni della Giunta regionale sulla materia in discorso.
Tale decisione è stata assunta perché, secondo il Partito Democratico, l’istruttoria che ha portato al commissariamento delle Aziende sanitarie risulta imperfetta sotto il profilo giuridico, tecnico e politico, e rischia di costituire un rallentamento e un ostacolo all’attuazione della l.r. 8/2025, anziché favorire il dispiegamento degli auspicati benefici effetti nei confronti della Sanità in Sardegna e, conseguentemente, della salute delle cittadine e dei cittadini. Il Partito Democratico, ha comunque inteso evitare ogni azione dilatoria, ovvero ostruzionistica, e ha pertanto limitato l’espressione del proprio dissenso alla mancata partecipazione alle scelte e alla conseguente sanzione formale di esse, tradottasi nella mancata partecipazione della propria delegazione alla riunione di Giunta appositamente convocata in data 27 aprile 2025.
Si apre ora – continua il Pd – una nuova fase della Sanità sarda, durante la quale, in attesa della cessazione dei commissariamenti, va adeguatamente predisposta una completa ed efficace riorganizzazione della Sanità sarda. A questa fase il Partito Democratico intende dare, il proprio contributo, consapevole che il Popolo sardo giudicherà l’intera Legislatura sulla base dei risultati che saranno conseguiti in materia di Salute, e che il primo dovere delle Istituzioni democratiche è quello di servire con competenza e lealtà l’interesse pubblico e di conseguire il bene comune. Le problematiche della Sanità non possono limitarsi a una sostituzione dei direttori generali con dei commissari temporanei: serve la riorganizzazione del sistema territoriale anche con i medici di base, la revisione del sistema della formazione delle risorse umane e della funzione delle AOU, la ridiscussione del sistema di finanziamento delle ASL su base capitaria per evitare impropri spostamenti di bilancio, la selezione dei Direttori generali su base professionale, attraverso una commissione di alto profilo, l’impostazione di un nuovo modello di integrazione dell’assistenza sociale e sanitaria considerando l’aumento degli anziani non autosufficienti nei prossimi anni, in modo da garantire la tenuta economica e sociale di tutto il sistema, nell’interesse di tutta la Sardegna e con il coinvolgimento di maggioranza e opposizione per costruire su basi condivise il futuro”.
Dagli altri alleati, al momento, non si registrano reazioni. Ecco chi sono i nuovi commissari Asl.
Asl 1 Sassari Paolo Tauro
Asl 2 Gallura Ottaviano Contu
Asl 3 Nuoro Angelo Zuccarelli
Asl 4 Ogliastra Diego Cabitza
Asl 5 Oristano Federico Argiolas
Asl 6 Medio Campidano Maria Francesca Ibba
Asl 7 Sulcis Andrea Marras
Asl 8 Cagliari Aldo Atzori
Asl 8 Cagliari Arnas Brotzu
Asl 8 Cagliari Maurizio Marcias
Aou Cagliari Vincenzo Serra
Aou Sassari Mario Carmine Antonio Palermo
Areus Angelo Serusi