A una settimana dalla ordinanza di decadenza di Alessandra Todde dei 5 stelle da consigliere regionale e di conseguenza da presidente della Regione per irregolarità nelle spese elettorali, si accende lo scontro politico con accuse e veleni incrociati. A innescare la miccia è stata la Lega, prima con l’hashtag #Toddedimettiti lanciato sui social e poi con l’annuncio della mobilitazione nazionale e regionale, cn banchetti e volantinaggio, per chiedere alla ex vice di Conte di andarsene.
La reazione dei 5 stelle non si è fatta attendere, ed è stata pesantissima, con l’accusa di aver rubato 49 milioni di euro. A catena, parlamentari e consiglieri 5 stelle hanno fatto muto in difesa della Todde.
A partire da questo weekend, la Lega ha dunque lanciato l’iniziativa contrassegnata dall’hashtag #Toddedimettiti , che vedrà i militanti del partito impegnati con i consueti gazebo e in attività di volantinaggio nelle piazze e nei mercati della Sardegna. “I gravi inadempimenti nelle procedure di rendicontazione elettorale accertati dalla Commissione elettorale di garanzia, aggravati dalle diverse versioni rese sui finanziamenti elettorali dalla ormai EX presidente Todde, impongono le sue dimissioni così come, peraltro, accertato dall’Autorita vigilante. Non è possibile fare finta di niente di fronte una decadenza conclamata ed accertata per le gravi violazioni di legge” dichiara in una nota la Lega. “La richiesta delle dimissioni è anche avvalorata dal tradimento della volontà popolare rispetto alla legge “Pratobello 24”, volontariamente ignorata ed evitata dalla ex presidente Todde, nonostante il movimento imponente mai registrato in precedenza, che va ben oltre le 211 mila sottoscrizioni autenticate”. “Le dimissioni sono un gesto obbligato, senza la ricerca di escamotage poco dignitosi e irrispettosi dei sardi, accettando la decadenza per le violazioni insanabili compiute. Le regole valgono per tutti, anche per la sinistra e i 5 stelle”.
Apriti cielo. “La Lega in Sardegna chiede le dimissioni della presidente Todde perché le regole valgono per tutti. Beh, possiamo dire che siamo al paradosso politico e leggere certe affermazioni è davvero esilarante. Ma chi vorrebbe dare lezioni di etica e moralità, è la stessa Lega che ha fregato 49 milioni di euro alla collettività? La stessa Lega che ha difeso per 5 anni un presidente pluri indagato che ha distrutto la nostra regione o la stessa Lega che non ha mai lasciato una poltrona neanche dopo essere stata travolta da tempeste giudiziarie fatte di sequestri e gravi accuse penali? Sarebbe molto più opportuno il silenzio”, dice il gruppo consiliare mentre la senatrice Licheri aggiunge che “se davvero hanno l’interesse di raccogliere le firme degli cittadini, lo facessero per chiedere umilmente scusa visti i disagi che stanno causando agli italiani”. Secondo il consigliere Matta negli attacchi della Lega c’è una buona dose di fastidio e invidia per i risultati ottenuti finora.