La siccità in Sardegna è un dramma vero, con gli invasi pieni meno della metà di quanto dovrebbero. Una situazione pesante ora, in pieno inverno, che rischia di diventare inevitabilmente drammatica con l’arrivo dell’estate. Il pd, dopo la Todde, chiede perciò l’intervento urgente del governo. “Invito il governo ad accogliere rapidamente la richiesta della presidente Todde, di dichiarare lo stato di emergenza nazionale per affrontare la grave crisi idrica che sta colpendo il nostro territorio. Le drammatiche condizioni idriche della Sardegna richiedono interventi urgenti e un impegno istituzionale condiviso per garantire risorse e poteri straordinari”. Così il senatore sardo del partito democratico Marco Meloni. “I dati sono inequivocabili: negli invasi sardi è presente solo il 41% del volume autorizzato, con sistemi strategici in estrema sofferenza. Una situazione aggravata da un 2024 caratterizzato da precipitazioni sotto la media e un clima caldo e secco che ha messo in ginocchio tutto il Sud Italia, in particolare Sardegna e Sicilia che secondo Legambiente sono le regioni più colpite da siccità prolungata, evidenziando ancora una volta l’impatto devastante del cambiamento climatico”, prosegue il senatore dem. “Dobbiamo guardare oltre l’emergenza. La gestione efficace del rischio di siccità richiede investimenti per migliorare la resilienza idrica che non possono essere affrontati solo con misure regionali. È necessario che il governo convochi immediatamente una riunione della cabina di regia sulla crisi idrica per la situazione in Sardegna così come fatto a novembre per la Sicilia. Il governo si impegni a riconoscere la gravità della situazione, dichiarando lo stato di emergenza nazionale, e a programmare interventi strategici a lungo termine per le regioni insulari e tutto il mezzogiorno”.