Conviveva da un mese con il suo nuovo compagno, Romina Meloni, la 49enne di Ozieri uccisa dal suo ex a colpi di pistola ieri a Nuoro, in un appartamento di via Napoli. La loro relazione era finita da tempo, come capita in milioni di casi analoghi in tutto il mondo, a tutte le latitudini e a tutte le longitudini. L’agente penitenziario, però, di quella scelta non se ne era mai fatto una ragione. Dopo la separazione e l’”addio” alla casa di Bono, la donna – che per anni ha lavorato come operatrice ecologica a Ozieri – ha iniziato a ricostruirsi una vita dal punto di vista sentimentale. Ha conosciuto Gabriele Fois, operaio, nuorese. Dopo un po’ di tempo la decisione di andare a vivere insieme. Una scelta arrivata sino alle orecchie di Ettore Sini, che in un anonimo pomeriggio domenicale di fine marzo è entrato armato nella loro abitazione e ha ucciso la sua ex, ferendo gravemente il nuovo compagno.
Un gesto folle, un raptus, prima di tutto un omicidio. Anzi, un femminicidio. Romina Meloni non si sentiva tranquilla e aveva scelto di mettersi in malattia, condifando a chi le stava vicino l’intenzione di cambiare vita. La sua uccisione chocca tutta la Sardegna e, in primis, i suoi amici e i suoi conoscenti. Il sindaco di Ozieri Marco Murgia è già stato dai suoi parenti per porgere le condoglianze a nome di tutta la città. Lacrime anche tra i “colleghi” della Protezione Civile di Ozieri: Romina Meloni aveva operato come volontaria per qualche anno.
Nella foto: Romina Meloni e Ettore Sini












