Come rubare la marmellata ai bambini, o quasi. Abbandonare i rifiuti nel parco del Simbirizzi (ribattezzato in primis dai residenti di Pitz’e Serra “la collina degli orrori”) è, purtroppo, un gioco da ragazzi. Zero telecamere, zero controlli: i volontari delle associazioni ripuliscono ma, dopo pochi giorni, ricompaiono sacchi pieni di spazzatura, scarti di ogni tipo da piastrelle a cemento, plastica a non finire. E, dai residenti della zona a chi vive in altri rioni della città monta la protesta: “Aumenta la discarica nella nostra famosa collina degli orrori, è addirittura peggio dell’ultima volta”, afferma Paolo Serra, amministratore di uno dei gruppi Fb più numerosi della terza città della Sardegna. Che critica, come è normale che sia, la discarica eterna, ma che offre anche un suggerimento all’attuale amministrazione comunale.
“È una zona bellissima, da valorizzare in chiave turistica creando un parco adiacente al lago Simbirizzi, piazzando anche binocoli per consentire di godere della vista panoramica da Pitz’e Serra al mare, con anche un punto ristoro.Un gioiello da proteggere e valorizzare, che potrebbe creare dei posti di lavoro e dare ampio spazio alle guide turistiche del territorio per una visita verso la falsa chiesetta e i fortini del periodo bellico che sono nelle vicinanze”.













