In Sardegna si potranno continuare a pescare ricci. Lo ha deciso il Consiglio regionale che ha approvato, a maggioranza, all’interno della variazione di bilancio da un miliardo, l’emendamento presentato dal centrodestra che guida da quasi cinque anni l’Aula, con in testa il sardista Nanni Lancioni, che consente di pescare e riempire ceste sino ad un massimo di 4 giorni alla settimana. Non c’è stato il voto palese, quindi è impossibile risalire a chi abbia votato a favore e chi contro: ma, alla fine, i sì hanno prevalso. Si partirà a dicembre e si andrà avanti per i prossimi cinque mesi, per la gioia dei ricciai che, l’anno scorso, arrivarono a protestare sotto il palazzo di via Roma pur di avere un nuovo via libera al riempimento delle ceste. I ricci, quindi, potranno essere sia pescati sia venduti in tutta l’Isola.
La disciplina del fermo biologico è stata, in automatico, ripristinata. Proprio come dodici mesi fa, si è voluta dare la possibilità di sfruttare quattro giorni, lavorativi, per la pesca. Ma è dal 2021 che c’è una legge che impone il fermo totale alla pesca del riccio nei mari dell’Isola. Poi, però, la stessa Regione non ha mai concretizzato le proposte alternative fatte ai pescatori e si è cercato di trovare un compromesso, che ha comunque fatto già alzare le barricate alle associazioni ambientaliste, con una fetta di ristoratori che si sono rifiutati di cucinare e proporre ai clienti qualunque piatto a base di ricci.











