Liliana Segre cittadina onoraria di Bortigiadas. La proposta è del primo cittadino (e presidente dell’Anci regionale) Emiliano Deiana.
Questo pomeriggio la Giunta del comune gallurese ha adottato due deliberazioni. Una riguarda l’approvazione del Progetto definitivo sul Memoriale ai caduti, ai dispersi e ai reduci bortigiadesi di tutte le guerre. “Con questa iniziativa poniamo rimedio, con un ritardo colpevole di cui il sindaco si assume la parte non piccola che gli compete, a una deficienza di “memoria” verso chi è morto e ha combattuto nelle guerre”.
La seconda è la proposta al consiglio di comunale di riconoscimento della Cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre reduce dai campi di concentramento di Aushwitz, “come monito contro razzismo e xenofobia, in ogni loro forma e manifestazione poiché contrari ai valori dei diritti umani, della Costituzione e della stessa civiltà”.
Liliana Segre a causa delle leggi razziali del 1938 venne espulsa dalla scuola e dopo l’intensificazione della persecuzione degli ebrei italiani, all’età di tredici anni, venne arrestata e, successivamente, deportata al campo di concentramento di Aushwitz-Birkenau con numero di matricola 75190; a causa di ciò perse i suoi familiari e fu messa ai lavori forzati presso la fabbrica di munizioni Union.
Liliana Segre venne liberata dall’Armata Rossa il primo maggio del 1945 dal campo di Malchow e che dei 766 bambini di età inferiore ai 14 deportati ad Auschiwitz, la Senatrice fu tra i venticinque sopravvissuti. “L’amministrazione comunale”, conclude Deiana, “vuole lanciare un messaggio netto, in linea con quello di moltissimi comuni, di condanna dell’odio, del razzismo e della xenofobia e, al contrario, a favore del rispetto, della tolleranza, della pace e dei diritti inalienabili dell’uomo. Speriamo che in Sardegna molte amministrazioni seguano questa linea in un tempo in cui troppo spesso i linguaggi dell’odio e dell’intolleranza prevalgono nel dibattito pubblico”.













