Nel caos dei bollettini spediti dalla società Abaco a migliaia di cittadini di Quartu per richiedere il pagamento della nuova tassa sui passi carrabili vengono “colpiti” sia semplici residenti sia chi ha casa e lavoro nella stessa città. È il caso di Lucy Pani, titolare di una surgelateria e abitante in viale Colombo. Lei, di bollettini, ne ha ricevuti addirittura sei: “Due per me, due per mia madre e altrettanti per mio fratello”, racconta a Casteddu Online, mentre stringe tra le mani le buste con la richiesta dell’obolo: “63 euro a busta. 378 euro da pagare ingiustamente, visto che, includendo anche mio padre, solo lui risulta residente in via Madrid”. E in quella strada, al numero civico segnato nei documenti ufficiali, ci sono “garage, che però non sono nostri. Anzi, dirò di più: non abbiamo mai avuto nessun passo carrabile, le automobili le parcheggiamo sempre dove troviamo spazio, senza nessun tipo di privilegio”. La Pani è, naturalmente, furibonda e non è intenzionata a pagare per qualcosa che, stando a quanto dichiara, non ha mai avuto.
“Sono andata, qualche ora fa, nella sede quartese di Abaco, in via Irlanda. C’era una fila interminabile, sono dovuta scappare perchè ho un negozio da gestire e non posso perdere tempo. So solo una cosa: i 378 euro richiesti non li pagherò mai, chi di dovere rimedi a questo clamoroso errore”.











