A Radio CASTEDDU raccontano il loro dramma: “Ormai abbiamo l’attività chiusa da 7 mesi ed è una cosa che ci sta veramente buttando giù, perché non possiamo neanche aprire a pranzo poiché la nostra, un pub, è un’attività che apre prevalentemente la notte, quindi a pranzo non lavoriamo.
Abbiamo visto un po’ le notizie che girano e non nego che, da ristoratore, ogni ora mi aggiorno per vedere se c’è qualche novità. La situazione non è più sostenibile, abbiamo provato ad aprire a pranzo ma abbiamo lavorato una settimana. Siamo qui sempre, mattina e sera, ma non riusciamo a guadagnare nemmeno per pagare le spese”. Un messaggio disperato, quindi: “Abbiamo sempre rispettato le regole che ci sono state imposte, abbiamo distanziato i tavoli, abbiamo obbligato i clienti all’uso delle mascherine e qualcuno è stato anche mandato via; è nostra premura rispettare le regole e adesso, dopo quasi quattro mesi che siamo chiusi a cena, ci troviamo in difficoltà molto profonda.
Il pub è aperto dal 2019, abbiamo ricevuto i Ristori, il minimo, a novembre ed è stata l’unica cosa che ci ha consentito di andare avanti.
Le aziende della consegna a domicilio ci dissanguano, quella con cui lavoriamo ha un guadagno sopra il 40% del nostro incasso.
Non sappiamo più cosa voglia dire avere uno stipendio, questo è stato il mese peggiore e non sappiamo quando potremmo reggere. Abbiamo anche l’affitto di casa in arretrato”.
Risentite qui l’intervista a Mirko e Virginia del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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