Durante una semplice spesa al supermercato, il giovane Leonardo Tronci è stato riconosciuto da alcuni bambini presenti insieme ai loro genitori. Emozionati, gli hanno chiesto l’autografo e si sono incuriositi su Fritz e Lulù, i personaggi digitali che popolano EmoPet, il lavoro che mette in campo la tecnologia e che egli ha già permesso di rappresentare l’Italia alla gara dove è arrivato 3.
“Quel momento mi ha toccato profondamente. EmoPet è nato per creare uno spazio affettivo, in cui i bambini possano sentirsi ascoltati e accompagnati nei loro vissuti interiori. Vederli entusiasti e coinvolti è stata la conferma più bella.”
Leonardo Tronci è uno studente del Liceo Classico Europeo presso il Convitto Nazionale di Cagliari, dove a settembre inizierà il quinto anno. Il suo progetto, EmoPet, è vincitore del terzo premio mondiale nella gara ‘Future Minds AI’ organizzata da Eventornado, con il supporto di Fifty Is Nifty, AiKidzAcademy e VeavAI.com; questa gara rappresenta una delle più sfidanti competizioni per giovani talenti globali nel settore dell’AI.
EmoPet unisce tecnologia ed empatia in una piattaforma in continuo sviluppo e aggiornamento con sezioni trilingue (inglese, lingua richiesta dalla gara, italiano e francese – anche perché Leo si diplomera’ con il corso EsaBac), con applicazioni sia ludiche che cliniche, attualmente integrate in un cronoprogramma che ne definisce gli scenari futuri.
Nei mesi recenti, EmoPet ha suscitato l’interesse di professionisti, università e aziende, che ne hanno riconosciuto l’approccio etico e il potenziale educativo. Leonardo si sta concentrando su ricerca e studio, con l’obiettivo di promuovere un utilizzo consapevole dell’intelligenza artificiale.
“Vorrei che EmoPet aiutasse i bambini non solo a sentirsi meglio, ma anche a capire che le emozioni sono strumenti di forza. Credo nella scienza che dialoga con la vita, e nella tecnologia che sa ascoltare”.









