La coperta, da un lato o dall’altro, resta ancora corta, e sulla Tari il Comune di Quartu guidato dal sindaco Graziano Milia riesce ad abbassare leggermente le tariffe per le famiglie mentre, per quanto riguarda tutte le utenze non domestiche, è guerra. Un rialzo è previsto, la maggioranza pensa di annullarlo conteggiando le superfici, abbattute di un quarto, mentre l’opposizione parla, nemmeno troppo velatamente, di un salasso. A difendere le nuove tariffe per il 2023, in attesa della partenza della tariffa puntuale, cioè ognuno paga per la spazzatura che produce, dal 2024, è il vicesindaco Tore Sanna: “Le utenze non domestiche potranno calcolare il gettito non sull’intera superficie ma su un’area ridotta del 25 per cento. Sostanzialmente, aumentiamo le tariffe ma incassiamo meno da specifiche categorie”. Inoltre, per chi pagherà la Tari puntuale, tra le famiglie, “ci saranno delle premialità, che garantiamo grazie a dei fondi che abbiamo trovato”.
Tuttavia, se le famiglie potranno risparmiare anche “un euro e ottanta centesimi”, la guerra è garantita per le tariffe appioppate a tutti gli altri. Fratelli d’Italia, col suo capogruppo Michele Pisano, lo dice apertamente: “L’assessore Sanna dice che la Tari non aumenterà per le utenze non domestiche, invece notiamo una sfilza di aumenti, come negli ultimi anni. C’è stato solo il contributo legato al Covid xchè ha coperto quasi l’intero pagamento ma ora non c’è più e ci sentiamo con un improvviso obbligo di pagamento per tutte le utenze non domestiche”.












