Una lunga interruzione dell’erogazione idrica, durata per circa metà della giornata e arrivata senza alcun preavviso, ha riportato molti cittadini indietro nel tempo, ai periodi di siccità degli anni ’80, quando restare senz’acqua corrente era quasi la normalità.
L’assenza improvvisa del servizio ha colto di sorpresa interi quartieri, lasciando famiglie e lavoratori a dover riprogrammare la propria routine quotidiana. Senza informazioni precise sui tempi di ripristino, l’unica certezza è stata la difficoltà di svolgere anche le attività più banali. “Siamo rimasti bloccati in casa senza poter fare nulla: non ci si poteva fare una doccia né cucinare”, racconta una residente, esasperata dalla mancanza di comunicazioni.
Un altro abitante conferma il disagio vissuto: «Ho dovuto interrompere il lavoro in smartworking da casa perché non avevo modo di utilizzare l’acqua nemmeno per le necessità più basilari. È assurdo essere avvisati di niente: ci siamo ritrovati improvvisamente come quarant’anni fa».
Molti cittadini sottolineano che, in assenza di una comunicazione preventiva, organizzarsi risulta impossibile: dai genitori con bambini piccoli a chi gestisce piccole attività domestiche, fino agli anziani che vivono soli. Una situazione che, anche se temporanea, riesce a rallentare interi pezzi della vita quotidiana.
Per ora, a Quartu Sant’Elena resta la speranza che situazioni come questa non tornino a diventare una consuetudine, come accadeva decenni fa.












