Un milione incassato nel 2022, nessun aumento delle tasse nella nuova manovra di bilancio da 133 milioni ma il Comune di Quartu deve comunque fare i conti con una fetta, troppo alta, di evasori. Da un lato c’è il sorriso perchè “il recupero di un milione in più significa che i cittadini hanno capito l’importanza delle nostre azioni”, esordisce il vicesindaco Tore Sanna. Poi, però, lo sguardo diventa serio e deciso: “Siamo dalla parte dei quartesi onesti che pagano regolarmente, non possiamo permettere che una minoranza aggravi le spese di tutti. Il 30% non paga ancora le tasse tra Tari e Imu, e basta con la barzelletta che sono tutti poveracci. Ci sono anche concessionari di auto che non hanno mai versato una rata della Tari”, ammette Sanna. E, se per chi è in difficoltà economica la mano del Comune è totalmente tesa, “interverremo con i servizi sociali o spingendo al massimo le rateizzazioni senza interessi”, chi invece può aprire il portafoglio ma non lo fa “non avrà scampo”. Anche perchè i nomi di chi non paga sono nei database comunali.
“Non è pensabile che tutti gli evasori siano poveracci, molte volte non pagano ma possono farlo. Vogliamo fare in modo che tutti versino ciò che devono al Comune”. Ed è per questo che il pugno di ferro contro i furbetti viene confermato: “Continueremo con le verifiche a tappeto, procedendo al blocco e al pignoramento dei conti come previsto dalla legge”.












