Musica a palla e sporcizia, violazioni accertate in alcuni locali del lungomare di Quartu che hanno portato gli agenti della polizia Locale a firmare ordinanze restrittive e multe. Che, ad oggi, non sono state ancora pagate. Il motivo? I titolari dei chioschi si sono rivolti al giudice di pace dopo avere impugnato tutti i documenti: “Provvedimenti illegittimi”, questa la loro posizione, confermata anche dall’avvocato Nicola Norfo, titolare di tre delle quattro impugnazioni citate nella delibera della Giunta Milia con la quale l’amministrazione comunale decide di costituirsi in giudizio. Sarà battaglia legale, insomma. L’avvocato Norfo è sibillino: “Si tratta di provvedimenti illegittimi, ecco perchè i miei assistiti hanno decido di ricorrere al giudice di pace”. Uno dei locali coinvolti è La Marinella, un altro ha invece cambiato, nel tempo, sia nome che gestione. Ma il Comune è sicuro del fatto suo e, rafforzato dalla nota del dirigente del settore della polizia Locale dello scorso 13 marzo, dove si nota che “l’attività condotta dall’Ufficio Sanzioni sia stata svolta coerentemente con le disposizioni vigenti” e si chiede “la costituzione in giudizio mediante un supporto legale esterno”, presto nominerà un legale.
Sarà poi il giudice di pace, esaminando ogni singolo documento, a decidere una volta per tutte chi abbia ragione e chi torto.












