Sono nuovi, altamente tecnologici (c’è il microchip) ma hanno un difetto: sono più piccoli di quelli vecchi. I nuovi mastelli a Quartu hanno già scatenato un vespaio di polemiche, non solo tra i cittadini. Quelli maggiormente penalizzati sono i titolari di b&b e di affittacamere. Cioè di realtà ricettive dove, alla spazzatura prodotta dai proprietari, bisogna aggiungere quella dei clienti. E i turisti, quest’estate, potrebbero addirittura calare o, bene andando, restare sdegnati dalle difficoltà legate a bidoncini che si riempiono troppo presto. Il presidente dell’associazione turistica di Quartu, Roberto Matta, è netto: “Siamo consapevoli del fatto che il bando del nuovo servizio di ritiro rifiuti porta a porta sia stato stilato ed approvato dalla giunta precedente Pare anche, nel caso correggeteci, che non possa essere modificato in corsa e per i primi 18 mesi di esercizio. Fatte queste premesse, occorre però porre l’accento su una svista alla quale si dovrebbe porre rimedio con sollecitudine. Ci facciamo portavoce di quelle attività come i b&b e gli affittacamere, che pur ricevendo una tassazione Tari maggiorata, equiparata a quella degli hotel, si sono viste consegnare i nuovi mastelli, già sottodimensionati in capacità e volume per un singolo nucleo familiare, figuriamoci per chi ospita turisti e mette a disposizione 3-5 camere Nessuno ci ha pensato e credo sia corretto ed equo provvedere con urgenza alla sostituzione degli attuali mastelli o in alternativa, di consegnare alle strutture una doppia dotazione. La stagione turistica si avvicina e crediamo sia giusto mettere in condizione le strutture extralberghiere di differenziare i rifiuti senza dover creare in casa delle mini discariche temporanee perchè impossibilitati a conferire con i congrui volumi per i quali si pagano i tributi. Siamo fiduciosi che l’assessorato all’Ambiente del Comune di Quartu raccolga positivamente questa nostra osservazione e riesca a porre rimedio”.
E i titolari di b&b e affittacamere? Sono, ovviamente, infuriati. Ignazia Atzeri, 45 anni, gestisce, col marito Giulio Pinna, un’affittacamere a Capitana da tre anni: “Tre camere e una dependance, posso ospitare 14 turisti ma i nuovi mastelli sono piccolissimi. come faremo? Mio marito ha allestito un’area, nel cortile, per contenere i rifiuti, ma non basta, abbiamo poco spazio. Alla fine la Tari la pago sempre, l’ultima bolletta è stata di ottocento euro, non è poco rispetto al servizio offerto”, dice. “Rischio di fare figuracce con i turisti, al loro arrivo troveranno spazzatura per terra. D’estate, poi, col caldo e con l’umido, prolifereranno germi e vermi. E qui in zona abbiamo pure il problema dei cani randagi che girano, spesso dobbiamo raccoglierli noi i ‘rifiuti’ che producono”, cioè le deiezioni. Marina Fiorelli, 56 anni, ha un b&b che affaccia sulla spiaggia di Flumini: “Mastelli minuscoli, non mi basteranno per i rifiuti. Mi immagino già i turisti che alloggeranno da me, in estate. Mangiano pizze, con due soli cartoni il mastello è gia pieno. Prima, addirittura, volevano che mettessimo anche gli sfalci nel mastello dell’umido, mentre ora anche se lasciamo per errore il petalo di un fiore non ritirano i rifiuti. L’ecocentro è a sei chilometri, potrei caricarmi due buste di rifiuti nell’auto e arrivare sin lì? Ma è un grosso diagio, tra benzina e quant’altro”, osserva. “Oltre al fatto che, arrivata lì, non sarei certo l’unica a dover buttare la spazzatura, sarebbe una perdita di tempo. E a Quartu, intanto, la Tari non è scesa, l’ultima volta ho pagato seicento euro. Lancio un appello al sindaco Milia e a chi gestisce la società di rifiuti: vogliamo mastelli più grandi”.












