La bocciatura è netta, e un ripensamento potrebbe arrivare solo “se le mie idee saranno meno valide di quelle del sindaco, ma dovrà motivarle”. Christian Stevelli, leader dell’opposizione a Quartu, dice no all’idea-progetto del sindaco Graziano Milia di demolire l’attuale mercato civico e di realizzarne uno nuovo in viale Colombo, con tanto di parcheggio sotterraneo, con una nuova piazza con altri parcheggi interrati al posto del casermone grigio accanto al Comune: “No, quell’area va rivitalizzata, con una piazza significherebbe farla morire definitivamente. Dentro il mercato dev’esserci il settore food, come avviene a Barcellona, Londra, Firenze e tante altri città europee. Un mercato vivo, dove la gente può fermarsi anche per pranzare”, afferma Stevelli. Che porta ad esempio “piazza del Carmine e piazza Giovanni a Cagliari, punti di ritrovo circondati da attività non interessanti, sono diventati luoghi poco sicuri”. E, volgendo ancora lo sguardo verso l’attuale mercato civico, Stevelli rimarca: “Una piazza così grande non porterebbe aggregazione, non vivrebbe”. In una città come Quartu, con tanta fame di parcheggi, però, averne due sottoterra in una zona da sempre molto congestionata sarebbe paragonabile alla manna dal cielo. Non per l’esponente sardista: “Ho dubbi che scavando in viale Colombo si possano realizzare in brevissimo tempo, sarà l’ennesima incompiuta per tantissimo tempo. L’alternativa c’è, fare parcheggi di scambio nell’area delle Fornaci Picci, più facile e agevole”.
Insomma, sul mercato del futuro è guerra aperta tra maggioranza e opposizione: “Sono una persona ragionevole, se le mie idee saranno meno valide di quelle di Milia e se non ci sarà una condivisione con la minoranza, dovrà motivare le scelte in modo corretto e circostanziato. Solo così potrei pensare di adeguarmi, ma ad oggi non vedo questa possibilità”. E sui denari dei privati, indispensabili per realizzare il progetto? “Qualunque privato che si interfaccia col Comune deve essere poi controllato. Il mercato va riqualificato anche esternamente con un concorso di idee”.










