Punti nascite ko, la clinica Villa Elena licenzia sei persone

La protesta di Edoardo Tocco: “Per evitare che diventi un massacro sociale, la Regione deve intervenire”


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La crisi spezza le gambe anche alla sanità convenzionata: la clinica Villa Elena, struttura di riferimento del capoluogo, è costretta a licenziare sei persone. Questi infatti sono gli esuberi indicati dai vertici del presidio sanitario che ha attivato la procedura di licenziamento collettivo. Al momento, il bersaglio dei tagli è l’organico delle infermiere pediatriche impegnato nel punto nascite. Un servizio che è stato soppresso in seguito al riordino della sanità con il taglio dei servizi. Inevitabile il vento di bufera, con le polemiche verso l’assessore alla sanità Arru. Il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) annuncia battaglia in commissione: <<Di fatto – esordisce il rappresentante degli azzurri – è una beffa annunciata. L’assessore aveva garantito che gli esuberi sarebbero stati evitati con l’assorbimento del personale nell’universo della sanità. Nulla di fatto. Ora ci troviamo a dover fare a meno di un servizio indispensabile come il punto nascite, ma anche del personale qualificato>>. Il consigliere evidenzia che questi licenziamenti rappresentano anche un segnale di qualcosa che va al di là dei semplici tagli. <<Per evitare che diventi un massacro sociale – conclude Tocco, vice presidente del parlamentino che si occupa di sanità in via Roma – occorre agire tempestivamente mettendo in piedi un sistema sanitario regionale a misura di cittadini, con un servizio pubblico ben organizzato integrato dal privato. La situazione non è delle migliori, ma non devono essere i lavoratori a pagare per un sistema che fa acqua da tutte le parti. Occorre una riorganizzazione generale del comparto fondata su dati reali, tempi giusti e servizi all’avanguardia>>.


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