Pula, scintille sull’Urbanistica: il commissario “offende” la sindaca e le nega persino il saluto. Alta tensione sul piano urbanistico a Pula, vibrante lettera di protesta della sindaca Carla Medau al governatore Solinas: il neo commissario mandato dalla Regione si sarebbe addirittura rifiutato di tendere la mano alla prima cittadina del paese, che gliela porgeva in segno di benvenuto e buon lavoro. La sindaca Medau chiede che i consiglieri regionali prendano al più presto posizione su questo atteggiamento discriminatorio nei confronti del comune di Pula, con un commissario che continua ad operare con “disinvolta autonomia operativa”. Ma non finisce qui: il Comune di Pula, che deve prendere decisioni strategiche su un territorio bellissimo che andrà difeso anche da eventuali speculazioni edilizie, si ritrova commissariato dalla Regione ma la sindaca Medau denuncia un mancato spirito di collaborazione, per usare un eufemismo. E non a causa il comune di Pula ha impugnato il provvedimento considerandolo illegittimo.
La sindaca nella lettera denuncia un episodio che fa capire quanto i rapporti siano tesi: “Non è assolutamente tollerabile quanto avvenuto lo scorso 11 febbraio- scrive nella missiva inviata anche al direttore Umberto Oppus e all’assessore Quirico Sanna, oltre che allo stesso commissario Francesco Cilloccu- nel recarmi presso l’ufficio tecnico, dove si svolgeva la riunione, ho salutato cordialmente tutti i presenti rivolgendo al Commissario il mio saluto, e gli ho teso la mano in segno di benvenuto a Pula e cortesia. Il Commissario, incurante dello sgarbo istituzionale, non ha corrisposto il mio saluto. E di fronte al mio evidente disappunto per l’offesa ricevuta, si è difeso adducendo generici motivi personali che non possono essere ammissibili in osservazione delle più elementari norme di delicatezza e buona creanza. E’ di tutta evidenza che tale comportamento, assunto alla presenza di altri dipendenti pubblici, rappresenta non solo un caso di scarsa educazione, ma soprattutto uno sgarbo istituzionale, professionale e di pessimo esempio per i dipendenti comunali. Non è assolutamente tollerabile un’assenza totale di buona educazione, apparsa discriminatoria e offensiva. Tantomeno è ammissibile nei confronti del rappresentante dell’Ente (il Comune di Pula) che gode del consenso popolare, che rappresenta la comunità intera e pertanto merita il più assoluto rispetto”.
Sin qui la durissima lettera di protesta della sindaca di Pula Carla Medau, che chiede le scuse pubbliche da parte del commissario Cilloccu. Ma in questa amara storia di tensioni politiche (ben pochi Comuni hanno subito il commissariamento ad acta) c’è la preoccupazione di tanti per lo scenario urbanistico della bellissima costa di Pula: a chi fanno gola davvero le decisioni del Puc?, si chiedono molti nella cittadina. Quali imprenditori sono pronti a investire, e con quali interessi? Lo sviluppo è tutto da scrivere, ma c’è da difendere anche l’ambiente.











