Cittadini, archeologi, studenti e visitatori sabato sera hanno partecipato alla serata conclusiva della manifestazione che, quest’anno più che mai, ha richiamato l’attenzione e l’interesse riguardo le antiche rovine romane, quelle che affiorano dal mare di Nora e dalla terra e che mai smettono di sorprendere.
Tante le pietanze e bevande proposte, tra cui le piadine con formaggio di pecora, polpette di coda di gambero, lenticchie con funghetti, focaccine integrali e il vino aromatizzato. “Tutte preparate e servite con maestria dagli studenti dell’Istituto Azuni Pula con il supporto della Pro Loco Pula” ha spiegato il Comune.
Questa XIX edizione di Pularchàios è stata arricchita con nuovi eventi e attività e, per la prima volta, ha visto anche un importante coinvolgimento del mondo della scuola e la partecipazione dell’Università di Tubinga”.
Tra le nuove iniziative, ci sono il laboratorio di restauro organizzato nel Museo Patroni – durante il quale i partecipanti hanno potuto apprezzare il lavoro e l’impegno degli archeologi per dare nuova vita ai reperti archeologici ritrovati durante le missioni – e la visita notturna di Nora che ha regalato grandi emozioni ai visitatori.
“Ringraziamo l’Assessora alla Cultura Manuela Serra e la Fondazione Pula Cultura Diffusa che ha realizzato questo importante cartellone di eventi”.












