Pugni e calci alla fidanzata, poi minaccia di morte la madre: arrestato a Cagliari

La Polizia ha arrestato un 42enne cagliaritano, pregiudicato, responsabile di maltrattamenti in famiglia


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

La Polizia di Stato ha tratto in arresto C.C., 42enne cagliaritano, pregiudicato, perché responsabile di maltrattamenti in famiglia.

Nel primo pomeriggio di ieri è giunta una chiamata al 113 da parte di un cittadino che ha richiesto l’intervento della Polizia dopo aver udito delle grida di aiuto provenire da un appartamento adiacente al suo.

Un equipaggio della Squadra Volante ha raggiunto velocemente l’abitazione e ha sentito le urla provenienti da un appartamento ubicato al secondo piano. Raggiunta la casa i poliziotti hanno visto un uomo, in evidente stato di alterazione, che inveiva contro la propria madre.

Invitato più volte a mantenere la calma l’uomo ha continuato imperterrito ha offendere e minacciare la madre. I ripetuti inviti ad assumere un atteggiamento più riguardoso non sono stati accolti tanto che gli Agenti hanno dovuto procedere a mettere in sicurezza l’uomo perché il suo comportamento diventava sempre più violento.

All’interno della casa erano presenti diverse persone tra cui il fratellastro e la giovanissima fidanzata che mostrava chiari segni nel corpo di una recentissima colluttazione. Tutte le persone hanno riferito che la situazione era divenuta insostenibile oramai da diversi mesi. Nell’ultimo periodo le violenze fisiche e psicologiche adottate dall’uomo nei confronti della madre sono state sempre più frequenti con minacce di morte e di voler dar fuoco alla casa.

Quest’ultimo episodio è legato ad un rimprovero fatto dalla madre, intervenuta in soccorso della giovanissima fidanzata, che era stata picchiata dal figlio con calci e pugni.

L’uomo è stato quindi arrestato e condotto negli uffici della Questura dove ha continuato a inverire contro la madre e contro i poliziotti.

Al termine degli accertamenti di rito su disposizione del PM di turno è stato accompagnato presso la casa circondariale di Uta.


In questo articolo: