In Sardegna vola l’inflazione: è la terza regione italiana per aumento prezzi

Sardi sempre più strozzati dal caro vita e dal carrello della spesa: la media nazionale di aumento di prezzi al dettaglio è a maggio del 6,8%, nell’isola del 7,5%. La denuncia di Adiconsum: “Una stangata senza precedenti”


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La Sardegna? Cara, troppo, non solo d’estate e non solo nelle località turistiche. Con l’inchiesta di Casteddu online abbiamo portato più volte allo scoperto la disperazione di tantissime persone che non riescono ad arrivare a fine mese, né a fare la spesa e tantomeno a pagare bollette e rate.

E non è certo solo una sensazione. Perché i prezzi al dettaglio in Sardegna continuano a crescere più velocemente rispetto al resto d’Italia, con l’inflazione che a maggio registra in regione un tasso del +7,5% contro il +6,8% della media nazionale. Lo denuncia Adiconsum Sardegna, commentando i dati definitivi resi noti oggi dall’Istat.

“La Sardegna si piazza al terzo posto tra le regioni italiane dove i prezzi crescono di più – spiega il presidente Giorgio Vargiu – I prezzi aumentano in media del +7,5% su base annua, determinando una stangata per i consumatori sardi pari a +1.994 euro annui a famiglia. Peggio della Sardegna fanno solo il Trentino Alto Adige (+9%) e la Sicilia (+8,3%)”.

“I dati Istat confermano in pieno gli allarmi lanciati nelle ultime settimane dalla nostra associazione e relativi alla crescita sostenuta dei prezzi al dettaglio in Sardegna, con i listini che aumentano a velocità più elevata rispetto al resto d’Italia – prosegue Vargiu – Le istituzioni locali devono attivarsi sia per fermare le speculazioni sui prezzi, specie quelle sui carburanti, e calmierare i listini al dettaglio perché una inflazione così elevata produrrà una erosione dei redditi e una forte perdita del potere d’acquisto delle famiglie, determinando nel 2022 una nuova pericolosa ondata di povertà in Sardegna” – conclude il presidente di Adiconsum Sardegna.

Ma al momento, dalle istituzioni locali, solo silenzio tombale.


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