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di Tiziana Mori
Stamattina ero a Cagliari per effettuare una consulenza con gli specialisti del Businco (ospedale Oncologico) organizzata tramite la collaborazione dell’associazione “Sinergia femminile per la diagnosi e la cura del tumore al seno”. Ciò che mi ha colpito subito è stata l’affabilità degli operatori medici e paramedici dell’ospedale, e il loro modo di accogliere sempre con un sorriso e con parole di conforto le pazienti. Io ero la n.34 e dopo di me sono state assistite altre 92 donne. Subito si entra in sintonia, ci si racconta e ci si conforta, si scoprono tante vicissitudini in comune, si scopre di non essere sole, e ciò è vitale quando si affrontano certe malattie. Entro e subito inizio a chiacchierare ( è vero che non ne avreste dubitato, dato che mi chi conosce, sa che non sono timida), si parla del futuro, delle famiglie, della salute come bene primario che purtroppo i nostri politici dimenticano di sovente, dato che non supportano gli ospedali con un numero adeguato di operatori, e che lesinano loro la strumentazione adeguata. Dopo un po’ arriva il mio turno per la visita specialistica; mi porto appresso le precedenti analisi e il dottore mi accoglie con un grande sorriso, facendomi sentire a mio agio e ascoltandomi con attenzione. Dovrò fare ulteriori controlli di routine, ma sicuramente il clima di ‘terrorismo’ che ho vissuto in un’altra struttura un mese prima, viene battuto dalla professionalità di chi ho di fronte. Esco rasserenata, e mi aspetta anche una ‘merenda’offerta dalla onlus. Attendo che una cara amica, inserita in un gruppo successivo al mio effettui la sua visita di controllo, e nel frattempo ascolto tante altre storie di vita e lotta quotidiana dal male del secolo. Da questa esperienza umana importante, ne esco rafforzata, con delle amiche in più, e con la convinzione che nella mia dichiarazione dei redditi il 5x 1000 sarà senz’altro devoluto all’associazione sinergia femminile grazie alla quale oggi, 9 maggio tante persone hanno potuto ricevere la consulenza gratuita di validi professionisti, perché la prevenzione è fondamentale, ma solo se viene fatta nelle strutture giuste.