«Ho avuto tanta paura, ma la rabbia era tanta e in quei pochi secondi, ho avuto il coraggio di urlare, di reagire, con tutta la forza che avevo; mi sono divincolata, ho chiesto aiuto urlando più che potevo e grazie a Dio, mi hanno sentito i vicini e la mia famiglia. Ma ora mi sento di dire a tante ragazze, che magari come me potrebbero subire una tentata violenza sessuale, non cadete in depressione, anche se queste cose si vedono nei film, cercate di reagire. Subito. Non state da sole rinchiudendovi in voi stesse».
Sono alcune frasi che mettono i brividi, ma sono le parole di una ragazza che in pochi minuti ha vissuto un’esperienza terribile che poteva segnarle per sempre la vita: Sara Pani, 33 enne di Quartu, la make up artist conosciutissima in città e non solo, all’indomani dall’aggressione subita da uno sconosciuto, ha tanta rabbia in corpo. E’ Ancora visibilmente scossa e soprattutto dolorante per via del drammatico episodio accadutole l’altro giorno in via Boccherini, a Quartu: «Stavo rientrando a casa intorno alle 5 del mattino – racconta la ragazza – quando all’improvviso, mi sono sentita stringere da dietro da una persona, c’era buio. Non ho visto chi fosse, mi ha palpeggiato e da lì ho iniziato ad urlare, ho lottato con braccia e gambe per cercare di liberarmi, sono caduta a terra ma quell’uomo è riuscito a scappare perché per fortuna i vicini hanno sentito la mia disperazione e sono accorsi in mio aiuto. Un’esperienza bruttissima – ribadisce Sara Pani – voleva violentarmi, purtroppo non ci si può fidare di nessuno. Anche per via del mio lavoro, conosco tantissime persone, utilizzo come tanti i social, ma spesso sottovalutiamo troppe cose, anche la gente che ti vuol fare del male, alle spalle: a volte il pericolo è proprio dietro l’angolo, ma occorre non farsi sopraffare, io faccio arti marziali da anni ed è anche grazie a questo che non è accaduto il peggio. Un’altra ragazza – dice – magari non avrebbe urlato, con tutte le conseguenze immaginabili. Mi Sento però di dire a tante ragazze di non stare sole, di essere prudenti, magari frequentate un corso di auto-difesa, cercate di non lasciare troppe tracce dei nostri spostamenti su facebook ad esempio, perché sicuramente il mio aggressore mi seguiva da tempo, ne sono certa. Ho forti dolori alla schiena, le ginocchia sbucciate, ematomi ovunque, ma sono qui e spero che questo delinquente non la faccia franca».
E in effetti, gli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Quartu S.Elena, hanno da subito avviato le indagini per risalire al colpevole del gesto e dare quindi un’identità all’aggressore, che a quanto pare seguiva la donna da tempo. Una cosa è certa, dalle immagini in possesso degli inquirenti, (acquisite grazie alle numerose telecamere a circuito chiuso installate in zona), potrebbe avere le ore contate. Indossava una parrucca, era agitato, nervoso, andava avanti e indietro in zona e forse, aspettava la sua vittima, Sara Pani che da li a poco sarebbe rientrata a casa dopo aver trascorso la serata in compagnia di amici e amiche. Rischia grosso, a suo carico oltre al reato di tentata violenza sessuale, si aggiungerebbe anche quello di tentato sequestro di persona. Per ora le indagini sono serrate: «Spero lo prendano al più presto – conclude Sara Pani – persone malate come questa persona non devono commettere altri gesti del genere». Nel frattempo, sul profilo facebook di Sara pani, si susseguono centinaia e centinaia di messaggi di altrettanti amici e amiche, che vogliono manifestare in qualche modo la loro solidarietà nei confronti della giovane truccatrice. Foto-Servizio del giornalista/fotografo Alessandro Congia in esclusiva per preprod.castedduonline.localmente.it