Quella maledetta prova costume. Il più temuto appuntamento di tutte le donne, cagliaritane comprese, è arrivato. Il momento di fare i conti con il cenone di capodanno, i dolci della befana e le uova di pasqua. E naturalmente, gli stramaledetti aperitivi in piazza Yenne con le amiche, presi durante l’inverno. Fino a qualche settimana fa, si poteva anche far finta di niente, mentre quei vecchi bikini arrotolati sul fondo dell’armadio erano ancora inoffensivi, con i loro colorini sgargianti. Ma l’estate ormai è alle porte, è scattata l’ora X della nevrosi femminile per eccellenza.
Non è rado, infatti, vedere nei primi soli al Poetto fisici imbarazzati, donne che si struggono tirando la pancia in dentro, magari dopo aver speso stipendi in creme modellanti e aver preso d’assalto le palestre nell’ultimo mese, sperando di perdere quel chilo di troppo.
E allora, via ai pranzetti di misere insalate e cenette con yogurt (quello che non ti fa sembrare un pallone), svariati stipendi spesi in creme per il corpo anti qualcosa e pompa-qualcos’altro, l’assalto in palestra sullo stramaledetto spinning, chiuse in una stanza ad inalare sudore altrui, sperando in qualche miracolo dell’ultimo momento. Ma per la Prova Costume questo e altro. Perché quando ti guardi allo specchio quella prima fatidica volta é come se l’intero Poetto ti stesse fissando.











