Impossibile non notare la limpidezza delle acque tiepide, senza ombre, e la soffice sabbia che si intreccia nei piedi quando viene anche solo sfiorata: bassa in riva, le piccole dune create dal moto ondoso sembrano dipinte a mano con i colori più sgargianti e luminosi. Ma è realtà: ben lontani, dunque, sono i tristi ricordi di quel ripascimento che oltre 20 anni fa’ aveva ridotto la spiaggia cagliaritana in una distesa di pietre e “cemento”, una sabbia scura e dura, impastata, e l’acqua alta, già in riva, con tante pietre che avevano deturpato, cambiato, modificato l’aspetto del Poetto. La natura ha fatto il suo corso, tutto è tornato come prima che l’uomo mettesse mano e questa stagione lo dimostra, forse, più che mai. Il mare a due passi da casa, anche se trovare parcheggio rimane sempre un’impresa e i bus viaggiano carichi, all’inverosimile, ma non importa: impossibile resistere al richiamo di quella costa caratterizza dalla Sella del Diavolo, come sfondo, che domina il paesaggio, al largo decine di barche ferme come accade nei litorali più rinomati e gli scatti ricordo che finiscono sul web vengono mostrati con orgoglio, quasi a voler dimostrare che il Poetto nulla ha da invidiare, a niente e nessuno. Che sia domenica o entro settimana niente cambia: una distesa di ombrelloni e asciugamani, in acqua c’è posto per tutti, per una nuotata o una semplice passeggiata per respirare, a pieni polmoni, il profumo del mare e sigillare nella mente le immagini catturate di una estate tutta cagliaritana da 10 e lode.










