Doppiette in azione, ieri, più che mai, nel territorio più ampio a loro disposizione dopo che la Regione ha sbloccato il “contenzioso” che andava avanti da molti anni, ossia quello dei confini del parco del Gutturu Mannu che “impropriamente” aveva sottratto circa cento ettari al Comune per un errore di trasmissione dei dati. Disguido risolto, il parco, luogo incontaminato, ricco di fauna e flora e spazio ideale dove poter passeggiare e ammirare la magia che solo la natura regala, si è rimpicciolito e lo spazio restituito ora è in “mano” agli amanti della caccia. Quella grossa, in particolar modo. Ieri le società non sono di certo state a casa ed è così che hanno battuto il territorio per catturare le prede designate. Pareri contrastanti a riguardo, chi ama passeggiare nei monti, soprattutto la domenica dopo una settimana ricca di impegni lavorativi, ha dovuto desistere per non finire accidentalmente nel mirino dei cacciatori. “Nell’anacronistica Capoterra, non si può più fare una passeggiata domenicale in montagna. Tra urla, spari, cani scatenati, fischi, e con decine di nuovi ettari per la caccia sottratti al Parco, bisogna raccogliere bambini e animali per scappare via. Solo qui” comunica un cittadino attraverso i social. La montagna, infatti, è di tutti, almeno in teoria, considerata “l’incompatibilità” con chi pratica la caccia.












