Reti anti piccioni che diventano una trappola mortale per i volatili. Scene di sofferenza e degrado accolgono studenti e personale all’interno della Cittadella Universitaria di Monserrato, dove in alcune aree sono state installate reti anti-volatili presumibilmente per allontanare i piccioni: strutture che si stanno rivelando una trappola letale per gli stessi animali.

Come denuncia un nostro lettore, il dottor Nicola Onano, tanti piccioni rimangono intrappolati tra le maglie, incapaci di liberarsi, e spesso muoiono lentamente, appesi e visibili a chiunque passi. Le carcasse restano lì, esposte per giorni, contribuendo a uno spettacolo macabro che solleva interrogativi non solo etici, ma anche legati al decoro e all’igiene dell’ambiente universitario.
Le segnalazioni arrivate alla nostra redazione parlano di “animali ancora vivi che si dibattono inutilmente”, sotto gli occhi degli studenti e del personale accademico. “Si tratta – spiega chi frequenta ogni giorno l’ateneo – di una situazione inaccettabile, che richiede un intervento immediato da parte dell’amministrazione universitaria”.

Il problema tocca più piani: tutela del benessere animale, salute pubblica e cura degli spazi condivisi. Una situazione che rischia di trasformarsi in un caso di incuria istituzionale se non affrontata tempestivamente.
Le immagini, che alleghiamo in questo servizio, testimoniano chiaramente il problema: tra le travi delle strutture e le griglie di copertura, i corpi senza vita dei piccioni si mescolano a esemplari ancora vivi, incapaci di liberarsi.











