Si è arreso a quel grave linfoma che aveva sconfitto una prima volta ma che, nel giro di poche settimane, si è ripresentato in maniera più aggressiva. Gianluca Saraceni, poliziotto sardo di 46 anni, residente a Sassari, è morto in un letto dell’ospedale di Perugia nel quale era ricoverato da tempo. La moglie, Roberta Stincheddu, farmacista, aveva aperto una raccolta fondi: “L’unico farmaco salvavita costa 360mila euro, aiutateci”. Le donazioni erano state copiose, Saraceni era riuscito a fare la terapia e guarire, ma solo per due mesi. Con l’arrivo dell’autunno il male è tornato più forte, e stavolta non è riuscito a vincere la battaglia. I funerali, alla presenza dei suoi tanti colleghi poliziotti, si sono già svolti a Sassari, tra la commozione e le lacrime di tutti. Dai parenti agli amici, dagli altri agenti ai semplici conoscenti, tutti hanno sperato che Gianluca potesse tornare alla vita di tutti i giorni, fatta di lavoro e famiglia.
Oltre alla moglie, lascia anche due figli piccoli, Davide e Chiara.












