Troppi elettori di centrodestra alle primarie del Pd in Sardegna, con il chiaro obiettivo di inquinare il voto: perciò, secondo quanto denunciato dai militanti dem, il risultato potrebbe non essere attendibile, potrebbe cioè non rispecchiare la reale volontà del popolo del Pd sardo. E così lo spoglio a Quartu è stato bloccato: tutto fermo, in attesa di capire come procedere. Una decisione che suscita polemiche anche all’interno dello stesso partito, che nell’isola proprio non trova pace più che nel resto d’Italia, dove la vittoria di Schlein è una chiara indicazione: gli elettori, molto più che i circoli a dispetto delle dichiarazioni ufficiali, non ne può più di giochi di potere e dei soliti noti.
Nell’isola, dunque, dove sono andate a votare 32mila persone, bisognerà ancora aspettare per sapere chi, fra Piero Comandini e Giuseppe Meloni, sarà il nuovo segretario regionale del Pd. Al momento, e in attesa delle 1800 schede di Quartu, sono testa a testa con un vantaggio di Comandini sui delegati ma con Meloni che in termini assoluti può contare su 2-3000 voti in più.
Sulla base di questi risultati parziali Meloni avrebbe 49 delegati che all’assemblea voteranno suo favore, mentre il suo sfidante 35, ma il collegio di Cagliari che esprime 44 delegati, andrebbe ad appannaggio di Comandini, con un ribaltamento di questo risultato parziale.










